In occasione della giornata mondiale della Sindrome di Down

Il giovane Zak ha la sindrome di Down, e vive in un istituto dal quale decide di scappare per diventare un lottatore di wrestling. La sua intenzione è contattare il proprio idolo, Salt Water Redneck, e convincerlo a insegnargli tutti i segreti della disciplina. Durante il viaggio incontrerà Tyler, in fuga anche lui: è l’inizio di una bella avventura e di una bella amicizia.
Divertente e commovente, “In viaggio verso un sogno” è un film sugli outsider privo di compiacimenti e sbavature, con un ottimo cast e qualche bel colpo di scena.
Completamente costruita attorno alla figura di Zack Gottsagen, un ragazzo con la sindrome di Down che i registi conoscono da tempo e che volevano aiutare a diventare attore, la storia ha una purezza semplice che con pochi mezzi e tanto cuore costruisce un rapporto autentico tra i due protagonisti. Gottsagen investe il personaggio di Zak di una fisicità voluminosa e di tempi comici che a più riprese regalano sorrisi, trovando in un attore intenso come Shia Labeouf un contraltare perfetto per generosità e dinamismo. Sporchi, sudati e senza un centesimo, i due si incamminano verso sud lungo la costa, vestiti di stracci quando non addirittura ridotti in mutande, schivando la minaccia di chi gli vuole male (un sempre ottimo John Hawkes) e invitando “a bordo” chi gli vuole bene, come Eleanor, a cui Dakota Johnson dona tutta la sua incredulità un po’ ironica. È un mondo in cui le istituzioni sono lontane, le famiglie disintegrate.
Appuntamento assolutamente imperdibile.
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