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Stasera in tv “Achille Castiglioni. Tutto con un niente”

L’artista dei capolavori anonimi

Stasera in tv "Achille Castiglioni. Tutto con un niente"

Con l’aria ironica e divertita che – come conferma chi l’ha conosciuto – ha avuto nell’arco di tutta la sua vita, l’architetto e designer Achille Castiglioni si racconta attraverso le semplici immagini di una telecamera digitale del 2000 nel documentario “Achille Castiglioni. Tutto con un niente”, in onda mercoledì 17 Luglio alle 21.15 su Rai 5. Non mancano fotografie, disegni tecnici e prototipi, ma anche oggetti di uso quotidiano che Castiglioni raccoglieva in tutto il mondo per studiarli, utilizzarli, trasformarli in qualcos’altro. Li chiamava così: capolavori anonimi. Come una bobina senza pellicola, riadattata per renderla base dell’iconica lampada da tavolo Lampadina.

Figlio dello scultore Giannino e di Livia Bolla, si laureò al Politecnico di Milano nel 1944; dopo la laurea lavorò nello studio dei fratelli maggiori Livio (1911-1979) e Pier Giacomo (1913-1968) in Corso di Porta Nuova, 52 a Milano, successivamente, col solo Pier Giacomo, in piazza Castello, 27 a Milano, dedicandosi a progetti di urbanistica, architettura, mostre, esposizioni e product design. Nel 1944 partecipa, insieme ai fratelli, alla VII Triennale di Milano. Il design di Achille Castiglioni è sempre stato improntato a una ricerca di funzionalità, anche attraverso il riuso funzionale di oggetti già presenti nella produzione. Nel 1956 fu tra i fondatori dell’ADI, Associazione per il disegno industriale.

Negli anni 1952-1953 si occupa della ricostruzione postbellica del Palazzo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano. Tra il 1955 e il 1979 vince sette premi Compasso d’oro, l’ultimo lo vince nel 1979 per la lampada Parentesi progettata insieme a Pio Manzù. Alla Triennale vince numerosi premi: nel 1947 una Medaglia di bronzo, nel 1951 e nel 1954 un Gran Premio, nel 1957 una Medaglia d’argento e una Medaglia d’oro, nel 1960 una Medaglia d’oro e nel 1963 un’altra Medaglia d’argento.

Fin da bambino Castiglioni era attento alla forma e al funzionamento degli oggetti in cui si imbatteva.

Un appuntamento atteso assolutamente da non perdere.

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