Francesco di Giorgio Martini
Il primo documento che riguarda Martini come artista risale al 1460, quando viene nominato come pittore con Benvenuto di Giovanni e il Vecchietta, facendo presupporre che fosse allievo di quest’ultimo. Ma è comunque lo stile delle prime opere di Francesco di Giorgio a indicare un periodo di formazione presso la bottega del Vecchietta.
Le prime opere attribuitegli sono la tavoletta del registro della gabella (ufficio delle entrate della Repubblica di Siena) del 1460, ritraente Papa Pio II che nomina cardinale il nipote Francesco Todeschini Piccolomini e il Codice miniato per un antifonario dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, anch’esso del 1460 circa, raffigurante la Natività. In questo primo periodo di attività artistica, almeno fino al 1467 circa, Francesco di Giorgio Martini espleta la sua attività artistica solo attraverso piccole opere pittoriche, quali codici miniati, copertina di registri amministrativi e predelle di più ampie tavole, suggerendo che si trattasse di un giovane artista agli albori, ben lontano da incarichi di rilievo.
La prima commessa documentata risale al 1464, ed è per una scultura in legno raffigurante San Giovanni Battista.
Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere.