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Stasera in tv appuntamento con “La promessa dell’alba”

La vita di Romain Gary

Stasera in tv appuntamento con "La promessa dell'alba"

La storia di uno dei più grandi romanzieri del ventesimo secolo: la racconta il film di Eric Barbier -tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Romain Gary – “La promessa dell’alba”, in onda proposto martedì 11 giugno alle 21.15 su Rai 5.  Dalla difficile infanzia in Polonia passando per l’adolescenza a Nizza, per arrivare alla carriera da aviatore in Africa durante la Seconda guerra mondiale, Romain Gary ha vissuto una vita straordinaria. Ma questo impulso a vivere mille vite è merito di Nina, sua madre. Sarà proprio il folle amore di questa donna, possessiva ed eccentrica, che lo porterà al successo. Nel cast, Charlotte Gainsbourg, Pierre Niney, Didier Bourdon, Jean-Pierre Darroussin, Catherine McCormack.

Nato a Vilnius, in Lituania, figlio di Arieh Leib Kacew e di Mina Owczyńska, Romain Gary arrivò in Francia, a Nizza, all’età di 13 anni. Dopo avere studiato giurisprudenza a Parigi, si arruolò nell’aviazione, raggiunse nel 1940 la “Francia libera” (l’organizzazione di resistenza fondata da Charles de Gaulle) e vi prestò servizio nelle Forces aériennes françaises libres. Terminò la guerra come “compagnon de la Libération” e venne decorato con la Legion d’onore.

Dopo la fine delle ostilità, intraprese una carriera di diplomatico al servizio della Francia. Negli anni cinquanta soggiornò a lungo a Los Angeles (California) come Console generale di Francia. Fu il marito prima della scrittrice Lesley Blanch e poi dell’attrice americana Jean Seberg, dalla quale divorziò. Poco più di un anno dopo il suicidio di questa (avvenuto nel settembre 1979, per ingestione di barbiturici), depresso per il sopraggiungere della vecchiaia, si diede la morte sparandosi alla tempia, dopo aver avuto cura d’indossare una vestaglia rossa perché il sangue non si notasse.

Dopo la sua morte si scoprì che, sotto lo pseudonimo di Émile Ajar, era l’autore di quattro romanzi la cui paternità era stata attribuita ad un suo parente.

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