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Stasera in tv appuntamento con Passato e Presente

Eichmann, il contabile dello sterminio

Stasera in tv appuntamento con Passato e Presente

L’11 aprile del 1961 a Gerusalemme inizia il processo al criminale nazista Adolf Eichmann che si conclude con la sua condanna a morte per impiccagione. Fra i testimoni ci sono i sopravvissuti alla Shoah. Una pagina di storia ripercorsa dalla professoressa Anna Foa con Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 11 maggio alle 20.30 su Rai Storia. Adolf Eichmann, considerato il principale responsabile e organizzatore delle deportazioni degli ebrei nei campi di concentramento nazisti, al termine della guerra si rifugia sotto falso nome in Argentina così come altri ufficiali delle SS. Qualche anno dopo, nel 1959, gli agenti del Mossad lo catturano e lo portano in Israele. Durante tutto il processo la sua difesa resterà sempre la stessa: si dichiara “non colpevole” e dice di “avere solo eseguito degli ordini” ai quali non poteva sottrarsi. E proprio l’atteggiamento di Eichmann in fase di interrogatorio ispira alla scrittrice Hannah Arendt la sua opera sulla “banalità del male”.

«Salterò nella mia tomba ridendo, perché la sensazione di avere sulla coscienza cinque milioni di esseri umani è per me fonte di straordinaria soddisfazione.»

La grande svolta nella vita e carriera di Eichmann fu probabilmente rappresentata dalla lettura del libro Lo Stato ebraico di Theodor Herzl, il fondatore del movimento sionista.

Affascinato dalla conoscenza del nemico, Eichmann intuì che una reale possibilità di fare carriera all’interno delle SS consistesse proprio nel presentarsi come esperto di ebraismo e sionismo e a tal fine nel 1937 si recò in Palestina (all’epoca Mandato britannico) dove, sotto copertura, visitò Haifa e diversi kibbutz, prima di essere scoperto dai britannici ed espulso. La grande occasione per Eichmann di distinguersi agli occhi dei capi delle SS e dei pezzi grossi del partito nazista arrivò nel 1938.

Appuntamento assolutamente da non perdere.

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