Tra la crisi economica e il riaccendersi di tensioni internazionali, le elezioni del 1980 si svolgono in un periodo decisamente complicato per gli Stati Uniti. A contendersi il posto alla Casa Bianca il democratico Jimmy Carter, presidente uscente, e il repubblicano Ronald Reagan, ex attore e poi governatore della California. Una sfida raccontata dal professor Massimo Teodori con Paolo Mieli a “
Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 29 marzo alle 20.30 su Rai Storia. Se da un lato, la presidenza Carter annovera tra i suoi successi il raggiungimento dello storico trattato di pace tra Egitto e Israele firmato nel 1978 a Camp David, dall’altra assiste a un evento, pochi mesi prima delle elezioni, che terrà i cittadini americani con il fiato sospeso a lungo: dopo la rivoluzione islamica del 1979, un gruppo di diplomatici americani fu preso in ostaggio dai rivoluzionari e tenuto prigioniero nell’Ambasciata di Teheran, in Iran. L’inutilità dei vari tentativi diplomatici e militari messi in atto per liberarli, insieme alla forte inflazione, pesarono notevolmente sul consenso del presidente uscente Jimmy Carter, contribuendo a creare l’immagine di un esecutivo impotente e debole. Il 1980 vedrà la vittoria di Ronald Reagan che riuscì a convincere la maggioranza degli elettori americani con la promessa, oggi tornata di nuovo attuale, di rendere l’America di nuovo grande (“to make America great again”). È l’inizio della svolta: con gli anni Ottanta l’America entra negli anni della “Reaganomics”, in un contesto generale di politiche neoliberiste.
Sul fronte interno, l’amministrazione ha favorito la riduzione dei programmi di governo. Ha introdotto diversi tagli fiscali. Dal 1979 era scoppiata la seconda crisi petrolifera e l’inflazione era arrivata a livelli molto alti. Per combattere l’inflazione e rilanciare l’economia, dal 1981 lanciò un programma di idee economiche, noto come “Reaganomics”.
Un appuntamento importante, assolutamente da non perdere.
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