Stasera in tv appuntamento con Passato e Presente 

La catastrofe di Chernobyl

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Chernobyl (Ucraina), 26 aprile 1986: esplode uno dei quattro reattori della centrale nucleare situata a 104 chilometri a nord della capitale Kiev e a 16 chilometri dal confine con la Bielorussia. Nel giorno dell’anniversario della catastrofe, Paolo Mieli e il professor Leopoldo Nuti a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 26 aprile alle 20.30 su Rai Storia.
Dopo pochi secondi dalla prima avviene una seconda esplosione, ancora più forte. La nube radioattiva si alza per oltre un chilometro sopra la centrale. Ad un primo ed immediato bilancio le vittime sono 31, oltre 500 i feriti: ma gli effetti del materiale radioattivo rilasciato nell’atmosfera colpiscono come un killer invisibile le aree limitrofe. La città più vicina alla centrale è Pripyat, a soli 3 chilometri. Le autorità sovietiche decidono di evacuare tutti i 50mila abitanti. Viene mobilitato l’esercito e organizzato un convoglio di 1200 autobus. In poche ore Pripyat diventa una città fantasma. Nei giorni successivi la nube tossica sorvola gran parte dell’Europa, costringendo i governi di molti stati a prendere misure precauzionali per cautelare la salute delle popolazioni. Gli effetti delle radiazioni si faranno sentire per molti anni, causando danni irreparabili alla salute fisica e mentale di migliaia di persone.
Alla base del disastro vi sarebbero stati errori di procedura nel corso di un test di sicurezza sul reattore numero 4 della centrale, finalizzato a ottenere la definitiva omologazione dell’impianto, che consisteva nel verificare la possibilità di alimentare le pompe del sistema di raffreddamento anche in caso di black-out elettrico, utilizzando l’elettricità prodotta dal movimento inerziale delle turbine per il tempo necessario ad attivare i generatori elettrici/gruppi di generazione Motore Diesel/diesel-elettrici di emergenza. Test identici erano già stati condotti in passato; dal 1982 se ne erano tenuti tre, con esito negativo. Il test che provocò l’incidente era stato posticipato di 10 ore.
Appuntamento assolutamente imperdibile.

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