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Stasera in tv appuntamento con “Sulle orme di Gerda Taro”

La guerra dimenticata della prima fotoreporter 

Stasera in tv appuntamento con "Sulle orme di Gerda Taro"

Una valigia piena di rullini. Dentro ci sono gli scatti di Gerda Taro, pioniera del fotogiornalismo di guerra. Mille negativi della guerra civile spagnola riscoperti dall’erede dell’ambasciatore di Vichy in Messico. Per decenni la figura di Gerda rimane nell’oblio. La sua opera, inglobata da quella del compagno Robert Capa. Una vita ripercorsa dal doc di Camille Mènager “Sulle orme di Gerda Taro”, in onda mercoledì 8 maggio alle 19.25 su Rai5. Quando la valigia arriva all’International Centre of Photography di New York, fondato da Cornell Capa, fratello di Robert, si pensa che tutti gli scatti siano del compagno. Si scoprirà poi che dentro c’è anche l’opera di Gerda Taro e i suoi ritratti scattati dall’amico Fred Stein. Viene riscoperta così, nei primi anni 2000, la fotografa morta nel 1936 durante la battaglia di Brunete poco prima di compiere 27 anni, agli esordi della sua carriera.

“Lei andava in fondo all’orrore e mostrava la morte che vedeva ogni giorno in Spagna. Le sue immagini esprimono l’impegno civile che è alla base della fotografia di guerra”, spiega Cynthia Young, curatrice dell’International Center of Photography.

Robert Capa pubblicherà in un libro le foto scattate insieme sotto al proprio nome e lo dedicherà a lei. Diventano fotoreporter insieme, a Parigi. Lui ungherese, lei tedesca. Lui la inizia alla fotografia, lei lo introduce al suo mondo. Entrambi ebrei, scelgono due pseudonimi senza passato né patria perché non vogliono sottomettersi ai pregiudizi. Pubblicano gli scatti come parte di un unico progetto, senza distinguerne l’autore. Da qui il grande equivoco. Ma le sue fotografie sono diverse da quelle di Capa. È di Taro il “Miliziano colpito a morte”, opera simbolo della guerra civile in Spagna.

Il suo servizio all’obitorio, pubblicato sulla rivista “Regards”, per la prima volta documenta la sofferenza dei civili.

Appuntamento da non perdere.

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