Da eroi a vittime
In Italia oggi ci sono 456 mila persone iscritte agli albi professionali degli ordini delle professioni infermieristiche (di cui 9,6 mila con specializzazione pediatrica) e il 77% sono donne. Sul totale delle persone iscritte all’albo professionale, solo una parte è attiva: circa 343 mila persone, di cui 290 mila impiegate nel Servizio sanitario nazionale (275 mila a tempo indeterminato e 15 mila a tempo determinato), secondo i dati che ci sono pervenuti dalla FNOPI (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche). Le altre 45 mila persone svolgono attività di libera professione, in base a quanto riportato dal bilancio consuntivo 2021 dell’ENPAPI (Ente di previdenza degli infermieri). Circa 6 su 10 lavorano nel settore pubblico, cioè in strutture del Servizio sanitario nazionale o convenzionate con esso. La proporzione uomini-donne è sbilanciata a favore delle seconde, in tutte le regioni italiane. Sono numeri più bassi rispetto al resto d’Europa e rispetto anche al fabbisogno stimato. L’Italia conta infatti meno persone che operano in ambito infermieristico rispetto a quasi tutti i Paesi dell’Europa occidentale.
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