Stasera in tv appuntamento con Tg2 Dossier “Infermieri”

Da eroi a vittime

Stasera in tv appuntamento con Tg2 Dossier “Infermieri”

Una professione, quella di infermiere e infermieri, che non è solo un mestiere, ma anche una missione, un ruolo sociale che – per essere svolto al meglio – si basa su una preparazione robusta e doti umane fondamentali come dolcezza e pazienza fuori dal comune. “Infermieri” –  in onda domenica 16 marzo alle 18 su Rai 2 per Tg2 Dossier, a cura di Francesco Vitale – è dedicato a loro. Eroi durante la pandemia, sono diventati oggi il “punching ball” del Servizio Sanitario Nazionale: insultati, minacciati, aggrediti e non solo verbalmente. Con l’aggiunta di un salario troppo basso, oggi c’è aria di crisi di vocazioni, manca un numero consistente di infermieri e chi può va a svolgere il mestiere in altri Paesi d’Europa guadagnando, spesso, fino a tre volte di più. L’inviata Marcella Maresca ha raccolto le loro voci in giro per l’Italia.

In Italia oggi ci sono 456 mila persone iscritte agli albi professionali degli ordini delle professioni infermieristiche (di cui 9,6 mila con specializzazione pediatrica) e il 77% sono donne. Sul totale delle persone iscritte all’albo professionale, solo una parte è attiva: circa 343 mila persone, di cui 290 mila impiegate nel Servizio sanitario nazionale (275 mila a tempo indeterminato e 15 mila a tempo determinato), secondo i dati che ci sono pervenuti dalla FNOPI (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche). Le altre 45 mila persone svolgono attività di libera professione, in base a quanto riportato dal bilancio consuntivo 2021 dell’ENPAPI (Ente di previdenza degli infermieri). Circa 6 su 10 lavorano nel settore pubblico, cioè in strutture del Servizio sanitario nazionale o convenzionate con esso. La proporzione uomini-donne è sbilanciata a favore delle seconde, in tutte le regioni italiane. Sono numeri più bassi rispetto al resto d’Europa e rispetto anche al fabbisogno stimato. L’Italia conta infatti meno persone che operano in ambito infermieristico rispetto a quasi tutti i Paesi dell’Europa occidentale.

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