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Stasera in tv arriva Cronache di donne leggendarie

Saffo: la decima musa

Stasera in tv arriva Cronache di donne leggendarie

Saffo, la poetessa che ha inventato le canzoni d’amore e Aspasia, amante e complice delle politiche culturali di Pericle nell’Atene del V secolo a.C.: le loro figure aiutano a capire i diversi ruoli delle donne nella Grecia arcaica e classica, un’epoca travolgente alla radice della nostra civiltà. Lo racconta Cristoforo Gorno in “Cronache di donne leggendarie”, in onda venerdì 24 maggio alle 21.10 su Rai Storia. Nella puntata interviene Silvia Romani, docente di Mitologia, Religioni del Mondo Classico e Antropologia del Mondo Classico all’Università Statale di Milano.

Saffo era originaria di Ereso, città dell’isola di Lesbo nell’Egeo; le notizie riguardanti la sua vita sono state tramandate dal Marmor Parium, dal lessico Suda, dall’antologista Stobeo, e da vari riferimenti di autori latini (come Cicerone e Ovidio), oltre che dalle testimonianze dei grammatici. Ciò che sappiamo di Saffo è stato dedotto dalle liriche e frammenti a lei attribuiti, o riportato da storici dell’antichità le cui fonti erano di dubbia attendibilità, seppure essi avessero accesso a un numero molto maggiore di versi della poetessa.

Nacque in una famiglia aristocratica che fu coinvolta nelle lotte politiche tra i vari tiranni che allora si contendevano il dominio di Lesbo (tra cui Melancro, Mirsilo e Pittaco); per una decina di anni Saffo seguì la propria famiglia in esilio in Sicilia, probabilmente a Siracusa o ad Akragas (l’odierna Agrigento).

Successivamente ritornò a Ereso, dove fu direttrice e insegnante di un tiaso, una sorta di collegio in cui veniva curata l’educazione di gruppi di giovani fanciulle di famiglia nobile, incentrata sui valori che la società aristocratica di allora richiedeva a una donna: l’amore, la delicatezza, la grazia, la capacità di sedurre, il canto, l’eleganza raffinata dell’atteggiamento.

Ebbe tre fratelli, Larico, coppiere nel pritaneo di Mitilene, Erigio, di cui si conosce solo il nome, e Carasso.

Imperdibile.

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