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Stasera in TV: Art Night. Napoli fra passato e futuro

Stasera in TV: Art Night. Napoli fra passato e futuro
Napoli fra passato e futuro

Napoli, la città che nella sua cultura e nella sua arte ha unito bellezza e dolore, e ne ha creato qualcosa di unico, è la protagonista dell’appuntamento con “Art Night” in onda venerdì 4 febbraio alle 21.15 su Rai5. Si comincia dal passato con il doc “Baia. La città sommersa”, un viaggio alla scoperta di Baia, centro della “dolce vita” del mondo antico – oggi sommerso nel golfo di Pozzuoli – attraverso un esclusivo accesso alla campagna di restauri subacquei. Il documentario, scritto e diretto da Marcello Adamo con la collaborazione ai testi di Andrea Branchi, prodotto da Ga&A Productions e Filmare Entertainment in collaborazione con Rai Cultura, è realizzato grazie alla sinergia con l’Istituto Centrale per il Restauro, il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il CNR. Attraverso l’uso della computer grafica il documentario offre un’immagine viva e vitale di Baia, della quale si scoprono le ville e l’affaccio sul mare che ne facevano un rifugio dall’austera e frenetica vita della capitale per gli imperatori e i romani facoltosi.
A seguire, con “Madre” di Luigi Pingitore – una produzione No Spoon Film in collaborazione con Rai Cultura – obiettivo sul Museo Madre: 7.200 mq di spazi espositivi, con installazioni site-specific, opere che compongono la collezione permanente e installazioni temporanee, collocato nell’ottocentesco Palazzo Donnaregina nel cuore storico di Napoli. Raccontare questo museo significa raccontare quattro dimensioni intrinsecamente connesse. La prima riguarda il museo come dimensione architettonica, con i suoi corridoi, la terrazza panoramica, i tre piani collegati dalla scala, gli ambienti interni ed esterni. Poi il museo in quanto contenitore di opere d’arte: le collezioni site specific, le mostre non permanenti, le installazioni. Una terza dimensione riguarda le persone. Chi ci lavora, chi lo guida e chi lo visita. E infine c’è il contesto urbano nel quale il Madre è inserito, dal momento che il museo sorge a cavallo di due quartieri antichissimi ed estremamente popolari, come Forcella e il rione Sanità.

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