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Stasera in tv Blob “Non c’è nessuno, tranne noi mostri!”

Un riassunto spietato e a tratti leggero, dell’anno appena trascorso

Stasera in tv Blob "Non c'è nessuno, tranne noi mostri!"

Il riassunto, puntuale e, a tratti spietato, dell’anno appena trascorso: lo propone, come ogni 31 dicembre, “Blob“, in onda domenica 31 dicembre dalle 23.35 su Rai 3. In questo 2023 si sono verificati eventi eccezionali per gravità ed intensità, fatti, come la terribile guerra in Palestina, che hanno sconvolto ancora di più il panorama internazionale già afflitto da mille altri cronici conflitti. E poi la politica italiana in fermento e le emergenze climatiche che hanno inevitabilmente influenzato la nostra quotidianità e, di riflesso, quella dell’universo mediatico.

Nonostante tutto, però, “Blob” è riuscito a tessere le trame di questo racconto non trascurando i momenti di maggiore leggerezza e giocando – come sempre – con quei registri più classici del dramma e della commedia, con quella vena narrativa di suggestione neorealista, su cui si fonda la stessa storica efficacia del programma.

Blob, di tutto di più, o più semplicemente Blob, è un programma televisivo italiano di genere satirico. In onda dal 1989, è uno dei programmi più longevi di Rai 3 e della televisione. Le trasmissioni sono iniziate nel 1989 e nel 2014, per il venticinquesimo della trasmissione, erano state realizzate 7335 puntate, di cui 893 monografiche.

È stato ideato da Angelo Guglielmi, dirigente di Rai 3, e dai critici cinematografici Enrico Ghezzi, Marco Giusti e un gruppo di autori, tra cui Susanna Vallorani, Paolo Luciani, Ciro Giorgini, Fulvio Toffoli, Filippo Porcelli, Marco Melani, Peter Freeman, Simona Buonaiuto, Guia Croce, Vittorio Manigrasso ed Alberto Piccinini, i quali hanno elaborato nel tempo un linguaggio originale ed innovativo, basato sull’utilizzo creativo di video registrati o, in alcuni casi, girati dagli autori.

Ancora oggi non è chiaro chi sia stato l’ideatore di Blob. Secondo la versione di Guglielmi, uno dei suoi figli suggerì di fare il mattinale dei notiziari televisivi e Ghezzi rispose “perché non di tutta la TV?”.

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