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Stasera in tv “Celestino V, il Papa fuori dal mondo”

Il Pontefice del “gran rifiuto”

Stasera in tv "Celestino V, il Papa fuori dal mondo"

Nonostante siano trascorsi secoli, la vicenda di Pietro da Morrone, eletto Papa come Celestino V nel 1294, per diventare poi famoso con la sua rinuncia, è ancora uno degli episodi storici più discussi e controversi del Medioevo. Influenzato dalla profezia di Gioacchino da Fiore che prevedeva l’avvento di un Papa riformatore e l’inizio dell’età dello Spirito Santo, il già ottantenne Pietro del Morrone – che godeva di fama per il dono dei miracoli attribuiti alla sua intercessione – accettò per fede e sottomissione a Dio il ruolo da Papa, al quale rinunciò però dopo meno di quattro mesi. Un personaggio fatto rivivere dal documentario firmato dalla regista Cinzia Th Torrini e prodotto da Cassiopea Film Production e Fondazione Pescarabruzzo, che Rai Cultura propone giovedì 14 dicembre alle 22.10 su Rai Storia per “a.C.d.C”, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero.

L’importanza del suo pontificato è ancora oggi presente nella festività della Perdonanza, il primo giubileo nella storia cristiana che si celebra da più di 700 anni ogni agosto nella basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila e che dal 2019 è iscritto dall’Unesco nella lista del “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.

Il documentario – con la co-regia di Ralph Palka e la musica del compositore abruzzese Marco Marrone – si chiede se Pietro del Morrone fu artefice del proprio destino o strumento del potere ecclesiastico e politico. La ricostruzione narrativa della sua vita avviene attraverso dieci interviste a storici, scrittori, giornalisti e prelati che, con le loro analisi, si concentrano sulle dinamiche della sua “rinuncia al potere” e sul suo rapporto con il cardinale Caetani, il futuro Papa Bonifacio VIII. Non manca l’aspetto della profonda armonia di Celestino con la natura.

L’Abruzzo coi suoi eremi, luoghi e paesaggi diventa un set naturale.  Immagini provenienti da archivi storici avvicinano lo spettatore alla “leggenda” del mitico personaggio.

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