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Stasera in tv “Geo” fa tappa a Torrita di Siena

Alla scoperta della “vertical farm”

Stasera in tv "Geo" fa tappa a Torrita di Siena

L’agricoltura del futuro incontra le vestigia del passato e le riporta a nuova vita: un progetto super green e innovativo fortemente voluto dal comune di Torrita di Siena per dare nuova vita al vecchio rifugio antiaereo lungo 186 metri ormai in disuso da diversi anni. Una storia al centro di “Geo“, il programma sulla natura, l’ambiente e le culture del mondo prodotto da Rai Cultura e condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi, in onda venerdì 10 novembre dalle 17.20 su Rai 3.

Il rifugio era stato trasferito recentemente dallo Stato al comune, grazie ad un accordo di valorizzazione stipulato a luglio 2022. Adesso accoglie la prima “vertical farm” sotterranea in Italia e in Europa, primo esempio in assoluto di proprietà pubblica, inaugurato il 15 settembre. Ospiti della puntata Matteo Benvenuti, ingegnere, e Alessio Vagli, agronomo.

Geo è un programma televisivo italiano di genere documentario, in onda dal 1984 su Rai 3. La trasmissione è attualmente condotta da Sveva Sagramola e da Emanuele Biggi, biologo e fotografo amante della natura. Gli argomenti trattati vanno dalla cultura al clima, dagli animali alle nuove tecnologie, dalla natura alla gastronomia fino all’attualità ed è, dietro al TG3, il secondo programma più longevo tuttora trasmesso su Rai 3.

La trasmissione, nata da un’idea del regista e documentarista Folco Quilici, prendeva il via su Rai3 con il titolo Geo – L’avventura e la scoperta alle 19.35 di sabato 28 gennaio 1984. La prima edizione, proposta in versione settimanale con appuntamenti della durata di circa 40 minuti, proponeva in ogni puntata diversi documentari, ai quali facevano seguito interviste a viaggiatori di professione e approfondimenti in studio. Ad affiancare Quilici nella conduzione in studio c’era l’attrice Mita Medici.

Oggi, con la conduzione di Sveva Sagramola, la trasmissione mostra servizi e documentari legati alle bellezze italiane, sottolineando quanto la natura e l’arte siano strettamente collegate tra loro.

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