Un’eredità culturale di civiltà, arte, storia, bellezza ricopre il nostro territorio. Tanto che l’Italia detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità con ben cinquantotto luoghi tutelati dall’Unesco. Una ricchezza che è stata protetta sempre più nel corso degli ultimi decenni dopo aver sopportato in passato fenomeni di abbandono e mancata pianificazione urbanistica. Lo racconta “Le ragioni del patrimonio”, in onda lunedì 27 dicembre alle 21.10 su Rai Storia per “Italia, viaggio nella bellezza”. L’antica città di Paestum, a lungo assediata dal cemento della speculazione edilizia, è stata protetta almeno all’interno delle sue mura. La Certosa di Padula e la Reggia della Venaria Reale dopo essere state dimenticate per anni sono finalmente tornate agli antichi splendori. Vicende esemplari che dimostrano il lungo e faticoso processo di consapevolezza sulla via della tutela dei Beni culturali italiani. Un’opera di salvaguardia che ha potuto contare sulla grande tradizione delle nostre scuole di restauro grazie alla quale sono stati salvati capolavori come il Cristo dolente di Cimabue, gravemente danneggiato dall’alluvione di Firenze del 1966 o il Cenacolo di Leonardo da Vinci che già a pochi anni dalla sua realizzazione aveva iniziato a deteriorarsi. Tutti esempi di opere patrimonio dell’umanità che hanno ripreso vita all’interno di un ritrovato equilibrio tra uomo, cultura e ambiente.
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