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Stasera in tv “Jimi Hendrix Electric Church”

Il concerto dell’Atlanta Pop Festival 1970

Stasera in tv "Jimi Hendrix Electric Church"

È il 4 luglio 1970: il più venerato chitarrista della storia sale sul palco dell’Atlanta Pop Festival davanti a una folla di 300 mila spettatori e dimostra di essere il più grande. Appena due mesi dopo la sua leggendaria performance – proprio quella in cui suona l’inno nazionale degli Stati Uniti d’America in versione elettrica – scompare, a soli 27 anni. Il documentario diretto da John McDermott “Jimi Hendrix Electric Church“, in onda martedì 9 gennaio alle 22.50 su Rai 5, ricostruisce il festival passato alla storia come la “Woodstock del Sud” e riconosciuto ora come l’ultimo grande rock festival dell’era hippie. Il film contiene la performance (in 16mm a colori) di Jimi Hendrix nel giorno dell’Independence Day 1970, a sole dieci settimane dalla sua prematura scomparsa. Include classici di Hendrix come “Hey Joe”, “Voodoo Child (Slight Return)”, “Purple Haze” e “Room Full Of Mirrors”, “Freedom” e “Straight Ahead”, all’epoca inedite, ma destinate a far parte del disco a cui stava lavorando quell’estate. Alle immagini storiche, attentamente restaurate, si alternano interviste a Paul McCartney, Steve Winwood, Rich Robinson, Kirk Hammett, Derek Trucks e Susan Tedeschi.

È stato uno dei principali innovatori nell’uso della chitarra elettrica nella musica rock: durante la sua breve carriera è stato un precursore per le future evoluzioni della musica rock attraverso un’inedita fusione di blues, rhythm and blues/soul, hard rock e psichedelia.

Secondo la classifica 2011 di Rolling Stone, è stato il più grande chitarrista nella storia del rock, ed è al primo posto della lista dei 100 chitarristi secondo Rolling Stone, precedendo Clapton e Page.

Due sue esibizioni, in particolare, sono entrate nell’immaginario collettivo: il suo esordio al festival di Monterey del 1967, in cui concluse la performance dando fuoco sul palco alla sua chitarra, e la chiusura del festival di Woodstock del 1969, durante la quale diede una originale reinterpretazione dell’inno nazionale statunitense.

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