Il 23 aprile 1859 il presidente del consiglio del Regno di Sardegna Camillo Benso Conte di Cavour respinge l’ultimatum austriaco che intima ai piemontesi di smobilitare l’esercito.![]()
L’abile diplomazia del ministro sabaudo ha ottenuto l’appoggio della Francia di Napoleone III, a patto che la guerra sia dichiarata dall’Impero asburgico. Una pagina di storia ripercorsa dal professor Gilles Pécout con Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda stasera alle 20.30 su Rai Storia.
Dopo l’ultimatum, quell’alleanza stipulata quasi segretamente a Plombières diventa operante a tutti gli effetti. La seconda guerra di indipendenza è iniziata da circa due mesi, quando all’alba del 24 giugno 1859, su un fronte di circa 20 chilometri compreso tra Medole e San Martino, nel tranquillo scenario delle colline mantovane, l’armata alleata franco-piemontese e l’esercito austriaco si affrontano in una delle battaglie più cruente della storia europea: la battaglia di Solferino.
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