Stasera in tv "La Rosa dell'Istria", un film tv
 | 

Stasera in tv “La Rosa dell’Istria”, un film tv

Liberamente ispirato al romanzo “Chi ha paura dell’uomo nero?” di Graziella Fiorentin

Stasera in tv "La Rosa dell'Istria", un film tv

Un fagotto e via nella notte per non farsi scoprire. La fame, il freddo, la minaccia delle armi e della morte chiudono il cerchio della tragedia. E chi sopravvive a tutto ciò è condannato a essere esule e straniero in un’altra terra.

Ne “La Rosa dell’Istria” la guerra arriva a Canfanaro (oggi Croazia) e investe in pieno la famiglia Braico: il padre Antonio, medico; la madre Bina; i figli Niccolò, Maddalena, Saulo; la nonna Mimma, che rinuncia alla fuga quando il pericolo incombe sulla popolazione istriana, stretta dopo l’armistizio del ’43 tra i soldati tedeschi che cercano di riorganizzarsi nella Repubblica di Salò e le truppe del maresciallo Tito intente ad annettere l’Istria alla Jugoslavia.

Il film tv “La Rosa dell’Istria” – liberamente ispirato al romanzo “Chi ha paura dell’uomo nero?” di Graziella Fiorentin – è la storia intima di una famiglia, ma anche dei grandi e sofferti amori della vita, in onda lunedì 5 febbraio in prima serata su Rai 1 e su RaiPlay. Una coproduzione Rai Fiction – Publispei e Venicefilm srl, con Andrea Pennacchi, Gracjela Kicaj, Costantino Seghi, Eugenio Franceschini. Regia di Tiziana Aristarco.

Ulteriori approfondimenti nel NewsRai dedicato.

L’esodo giuliano dalmata, noto anche come esodo istriano, è un evento storico consistito nell’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalità e di lingua italiana dalla Venezia Giulia (comprendente il Friuli Orientale, l’Istria e il Quarnaro) e dalla Dalmazia, nonché di un consistente numero di cittadini italiani (o che lo erano stati fino poco prima) di nazionalità mista, slovena e croata, che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale (1945) e nel decennio successivo. Si stima che i giuliani (in particolare istriani e fiumani) e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a 250.000 e le 350.000 persone.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *