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Stasera in tv “La strage del 7° Cavalleggeri”

Toro Seduto contro il Generale Custer

Stasera in tv "La strage del 7° Cavalleggeri"

È la mitica battaglia di Little Big Horn l’evento raccontato nel western che Rai Movie programma alle 21.15 di lunedì 18 dicembre: “La strage del 7° Cavalleggeri” (titolo originale “Sitting Bull”). Lo scontro avvenne intorno al letto di un torrente, nel Montana, fra la compagnia dell’esercito degli Stati Uniti guidata dal generale Custer e una forza combinata di tribù indiane, comandata dal leggendario Toro Seduto.

Come risultato delle violazioni del trattato da parte degli Stati Uniti, durante gli anni ’50 e ’60 del XIX secolo, i gruppi Sioux ostili aumentarono in modo crescente a causa dei coloni e dei commercianti insediatisi nei loro territori. Il 17 agosto 1862, scoppiò un conflitto le tribù sioux orientali dei Dakota e le autorità e i coloni bianchi del Minnesota. Questo conflitto si concluse con la sconfitta dei nativi, entro la fine dell’anno, dopodiché una buona parte di essi fu costretta a lasciare i propri territori.

I Lakota, e cioè i gruppi sioux più occidentali, furono poi grandi protagonisti dei numerosi conflitti che seguirono nei quindici anni successivi. Alcuni dei sopravvissuti dell’ultima guerra nel Minnesota, rifiutata la resa nei confronti dell’esercito degli Stati Uniti, si trasferirono lungo il fiume Missouri, prendendo il controllo della zona nel 1863, venendo rinforzati dai loro cugini di altre bande sioux, tra cui alcuni Hunkpapa. Malgrado questi rinforzi, il Colonnello Henry Hastings Sibley li sconfisse nella Battaglia di Dead Buffalo Lake, il 26 luglio 1863 e in quella di Stony Lake, il 28 luglio seguente. Toro Seduto probabilmente partecipò a entrambe le battaglie, come anche alla successiva di Whitestone Hill, il 3 settembre. Come negli scontri precedenti, l’esercito statunitense prevalse, uccidendo approssimativamente cento Sioux e catturandone circa centosessanta.

Gli Hunkpapa si ritirarono dopo questa sconfitta, sebbene fossero consapevoli delle future intenzioni dell’esercito americano. Nel giugno 1864, il Generale Alfred Sully mobilitò le sue forze militari.

Imperdibile.

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