Stasera in tv La vita invisibile di Eurídice Gusmão 

Due sorelle, tra musica e amore

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Rio de Janeiro, 1950. Le sorelle Eurídice e Guida, cresciute in una famiglia conservatrice, inseguono sogni diversi: una vuole diventare pianista, l’altra trovare il vero amore. E’ il film di Karim Aïnouz – basato sull’omonimo romanzo di Martha Batalha – “La vita invisibile di Eurídice Gusmão” in onda lunedì 9 giugno alle 21.15 in prima visione su Rai 5. Le scelte delle due sorelle spingono il padre a separarle definitivamente, ma, nonostante ciò, loro non perderanno mai la speranza di ritrovarsi. Nel cast, Carol Duarte, Júlia Stockler, Gregório Duvivier, Barbara Santos, Flávia Gusmão. La pellicola ha vinto il Premio Miglior Film nella sezione “Un Certain Regard” a Cannes 2019.
Il cielo è gonfio di umidità. La vegetazione lussureggiante ricopre morbidamente le alture nei dintorni di Rio de Janeiro. L’oceano si infrange sulla costa rocciosa. Eurídice e Guida scrutano l’orizzonte, assorte in pensieri comuni e non espressi. Guida si appresta ad andar via. “Sta per piovere”, dice. Eurídice la segue, si inerpica sul sentiero che attraversa la foresta pluviale, sempre più fitta. Ma Guida non c’è più, è già arrivata in cima, è scomparsa. Eurídice si guarda attorno, smarrita, urla il nome della sorella. La sua voce, fuori campo, rimpiange di avere assecondato la sua fuga – “avrei dovuto chiuderti nella stanza e ingoiare la chiave”. Comincia così La Vita invisibile di Eurídice Gusmão, adattamento dell’omonimo romanzo della giornalista e scrittrice brasiliana Martha Batalha, con una rêverie sospesa e inquieta dai colori vividi, flashforward (o flashback) onirico di quel che sta per accadere (o è già accaduto): una separazione e una scomparsa – una tempesta emotiva – che segneranno anime e corpi di due sorelle che si affacciano alla vita adulta nel Brasile degli anni ’50. I titoli di testa, come quelli di coda, compaiono in caratteri rossi tra le fronde di una natura ammaliante, ipnotica.

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