Matrimonio in chiesa, sì o no? In prima visione tv, mercoledì 18 giugno in prima serata alle 21.30 su Rai 1 c’è “
Lo sposo indeciso” di Giorgio Amato, una commedia con Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Ornella Muti, Francesco Pannofino.
Gianni Buridano, celeberrimo filosofo, s’innamora di Samantha che, molto più giovane di lui, è impiegata per fare le pulizie nell’università dove il professore insegna. Ma la differenza di età e istruzione non li trattiene dal progetto di sposarsi: lo faranno in chiesa, nonostante lui sia totalmente ostile al mondo cattolico. Giorgio Amato, va oltre la classica “wedding comedy”, portando vicino all’altare qualche implicazione che rende “Lo sposo indeciso” un film originale e diverso. Applausi per Ornella Muti e Pannofino, coppia di suoceri da non perdere.
L’autore Giorgio Amato, scrittore, attore e regista, al suo terzo lungometraggio, dopo Il ministro (2015) e Oh mio Dio! (2018), mostra davvero tanta energia e conoscenza nel trattare determinato materiale soprattutto a livello di scrittura. In alcuni frangenti però perde il controllo della messinscena, nel senso che sembra voler strafare, mostrando alcune strozzature nell’intreccio, mentre in altri eccede in forzature interpretative e di caratterizzazione dei personaggi, più evidenti in determinati passaggi della sceneggiatura. È una farsa? Una parabola esistenziale dentro la romantica quanto improbabile unione? Si sfilacciano le parti, ma nella sgangherata forma il contenuto resta assai ricco di spunti interessanti, anche quando cresce la sensazione, come ne “L’incredulità di San Tommaso”, stampa del quadro di Caravaggio affissa sul water, che il confine si faccia inevitabilmente più labile tra l’incredulo spettatore, il quale idealmente infila il dito nel costato di Gesù, e l’indeciso professore perché proprio non può accettare che vedere sia sempre credere. L’epilogo non è consolatorio e gli sviluppi narrativi che condurranno alla definizione della storia non sono certamente retorici e scontati.
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