Maggio 1942. Durante la sua quarta missione di pattugliamento nel Pacifico, sia bombe di profondità che ordigni sganciati da aerei nemici danneggiano il sommergibile americano USS Silversides e bloccano gli alettoni di prua, costringendolo a immergersi a grande profondità. Un siluro armato si inceppa nel tubo di lancio e il farmacista di bordo è costretto a eseguire un intervento chirurgico di emergenza nei pressi di una base giapponese. E’ la storia che apre la serie “Inferno nei mari” – dedicata agli eventi più emozionanti della guerra sottomarina della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra Fredda – in onda da venerdì 9 luglio alle 21.10 su Rai Storia.
Nella Seconda guerra mondiale, sia l’Asse che gli Alleati impiegano una spietata guerra sottomarina per mettere in ginocchio i loro nemici e prendono di mira le rotte commerciali, per distruggere le forniture alimentari e militari. Durante la Guerra Fredda, invece, il controllo è più sottile a causa della reale minaccia nucleare: monitorare ciò che sta facendo l’altra parte è fondamentale e Stati Uniti e Unione Sovietica usano l’“invisibilità” dei sottomarini per spiare e riportare informazioni o per condurre missioni segrete, nel tentativo di cambiare l’equilibrio di potere globale.