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Stasera in tv torna l’appuntamento con “a.C.d.C.”

Uomini della Penitenza

Stasera in tv torna l’appuntamento con "a.C.d.C."

Benedetto e Scolastica, Chiara e Francesco: storie di santi e dei loro percorsi spirituali. Le racconta “Uomini della penitenza”, in onda giovedì 28 marzo a partire dalle 21.10 su Rai Storia per la serie “a.C.d.C.” con il professor Alessandro Barbero. Si comincia con i percorsi umani e spirituali di Santa Chiara e San Francesco di Assisi, per proseguire con quelli di Santa Scolastica e San Benedetto da Norcia, forse fratelli gemelli, e padre e madre del monachesimo occidentale.

Con monachesimo cristiano si intende la pratica del monachesimo nel contesto della religione cristiana, vale a dire fenomeno di natura devozionale in cui fedeli cristiani adottano una vita ascetica e tipicamente claustrale dedicata alla preghiera. Iniziò a svilupparsi all’inizio della storia del cristianesimo, organizzandosi successivamente da regole monastiche e, nei tempi moderni, dal diritto canonico. Coloro che vivono la vita monastica sono conosciuti con i termini generici di monaci, gli uomini, e monache, le donne. La parola monaco ha origine dal greco antico μοναχός(monachos, “monaco”) a sua volta derivato da μόνος (monos) che significa “solo”.

All’inizio i monaci non vivevano nei monasteri ma piuttosto in solitudine, come potrebbe suggerire la parola monos. Man mano che sempre più persone intraprendevano questa vita, ritirandosi nel deserto, questi iniziarono a riunirsi e modellarsi tra di loro. Rapidamente, i monaci formarono comunità con cui promuovere la loro capacità di osservare una vita ascetica. I monaci generalmente dimorano in un monastero, sia che vivano lì in un comunità (cenobiti) o in isolamento (anacoreti).

La parola monaco «fu inventata dal cristianesimo all’inizio del IV secolo, per indicare specificatamente un anacoreta o un eremita; ma entro breve tempo venne riferita a tutti coloro che “abbandonavano il secolo”, vivessero essi in solitudine o in comunità».

Un appuntamento atteso assolutamente da non perdere con l’approfondimento e la scoperta. Raiplay.

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