Stasera in tv torna l’appuntamento con Amabili testi
Cristina Bowerman

Nel 1992, lasciata la Puglia con in tasca una laurea in giurisprudenza, Cristina prepara crêpes e cappuccini da Higher Ground, coffee house di San Francisco, e nel frattempo continua gli studi forensi. Il Dna culinario però emerge prepotente. E lei lo asseconda. Si trasferisce ad Austin nel 1998 e nel 2003 colleziona un altro pezzo di carta, stavolta quello giusto: laurea in Culinary Arts. Disciplina da accademia militare e perfetta conoscenza delle basi sono le regole ancora oggi impresse a fuoco nel suo personale manuale di cucina. Il Driskill Grill, cinque stelle per danarosi gourmet, la prende con sé. È l’imprinting fondamentale – pulizia e concentrazione dei sapori – di scuola “kelleriana”.
L’anno dopo Cristina è già alla volta di Roma. Al Convivio di Angelo Troiani scopre che vuol dire qualità delle materie prime e nel 2005 varca la porta di Glass Hostaria, nuovo locale che sta a Trastevere quanto la polenta taragna sta a Siracusa: la vita (gastronomica) del quartiere e quella (sentimentale) di Fabio Spada, patron del ristorante, non saranno più le stesse. La partenza è faticosa. Poi il pubblico arriva e la sua cucina trova la quadratura del cerchio.