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Stasera in tv torna l’appuntamento con Lezioni americane

La molteplicità e la coerenza

Stasera in tv torna l'appuntamento con Lezioni americane

La lezione-concerto di Roberto Prosseda, in onda mercoledì 15 novembre alle 18.30 su Rai 5, per il ciclo “Lezioni americane”, introduce il concetto della “molteplicità” secondo Calvino e mostra come valga anche per la musica, che vive della compresenza di elementi ritmici, armonici, tematici, con esempi al pianoforte tratti da Bach, Schumann e Schönberg.

A seguire, la sesta lezione americana di Calvino. Mai completata, doveva essere dedicata alla consistency, la coerenza, ma negli appunti ci sono anche riflessioni sul concetto di inizio e fine. Roberto Prosseda indaga come questi aspetti trovino espressione in musica. Prosseda – che nella serie racconta la musica attraverso la “lente” delle sei categorie scelte da Italo Calvino – propone, al pianoforte, alcuni esempi di “coerenza” tratti da pagine di Chopin, Beethoven, Schubert, Bartók, Brahms. Il programma è stato registrato al Teatro Sociale di Rovigo il primo dicembre 2020, con la regia di Daniele De Plano.

Roberto Prosseda si è affermato in vari concorsi nazionali (Rendano, 1993, Premio Venezia, 1995) e internazionali (Schubert di Dortmund nel 1997, Casagrande di Terni nel 1998, Micheli di Milano nel 2001).

Ha iniziato la carriera concertistica come interprete di musica italiana del Novecento, incidendo l’integrale pianistica di Petrassi (Foné, 2000) e di Dallapiccola (Naxos, 2001), ed eseguendo numerosi brani pianistici di autori contemporanei, molti dei quali gli hanno dedicato delle composizioni (Carlo Boccadoro, Nicola Campogrande, Aldo Clementi, Michele dall’Ongaro, Ivan Fedele, Giorgio Gaslini, Luca Lombardi, Ennio Morricone, Marcello Panni, Nicola Sani, Alessandro Solbiati, Roberta Vacca).

Ha riscoperto ed eseguito più di cinquanta brani inediti di Mendelssohn in prima esecuzione mondiale.

Ha suonato come solista con l’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica della Scala di Milano (Concerto per pianoforte e orchestra n. 9 (Mozart) nel 2001 al Teatro alla Scala), la Royal Liverpool Philharmonic, i Berliner Symphoniker, la Mozarteum Orchestra, la London Philharmonic Orchestra, la New Japan Philharmonic.

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