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Stasera in tv torna l’appuntamento con “Under Italy”

Narni e Amelia

Stasera in tv torna l'appuntamento con "Under Italy"

L’archeologo Darius Arya intraprende un viaggio nei sotterranei di Amelia e Narni per arrivare nella cella di Giuseppe Andrea Lombardini e raccontare chi fosse e quale sia stato il suo destino. Il suo nome è un graffito sulle mura delle celle di prigionia del Santo Uffizio, scoperte casualmente nel 1979 nei sotterranei dell’antico convento domenicano di Santa Maria Maggiore a Narni. Una storia che Arya fa rivivere “Under Italy”, in onda mercoledì 31 gennaio alle 20.25 su Rai 5. Ma, prima di arrivare a Narni, il viaggio tocca Amelia, in via Frattina, presso Palazzo Farrattini: il Palazzo della famiglia che dà il nome alla nota via di Roma e anche a quella di Amelia. Nelle cantine dell’immobile, utilizzate per secoli, sono ancora visibili mosaici e murature di epoca romana: sorgevano qui le antiche terme di Amelia? A poca distanza da Palazzo Farrattini, le Cisterne di Amelia – di epoca romana e utilizzate fino al 1800 – sono ancora in perfetto stato di conservazione. A metà strada tra Amelia e Narni si può entrare in un antico acquedotto romano che scorre sottoterra: è l’Acquedotto della Formina. Che i sotterranei di Narni siano un tesoro nascosto ricco e variegato è storia ormai nota. Ma che una delle pagine più oscure della storia dell’umanità – quella degli orrori della Santa Inquisizione – sia stata scritta in questi sotterranei non è storia nota a tutti.

L’archeologo americano Darius Arya si muove alla scoperta del mondo sotterraneo italiano: da Trieste a Orvieto, da Bologna a Palermo, da Osimo a Catania, lo studioso statunitense visita luoghi di rilevanza storica e archeologica ma anche sotterranei contemporanei e urbani, per ripercorrere la nostra storia.

Arya, specializzato nella storia romana di età imperiale, ha insegnato negli Stati Uniti, in Italia e ha partecipato a vari scavi archeologici. Svolge un’attività documentaristica incentrata sulla storia e l’archeologia.

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