Stasera su Rai Storia “L’Italia della Repubblica”: dagli anni di piombo alla rinascita

Stasera su Rai Storia "L'Italia della Repubblica": dagli anni di piombo alla rinascitaLa fine del terrorismo e la rinascita del Paese

Stasera, mercoledì 10 dicembre, alle 21.10 su Rai Storia va in onda una nuova puntata de “L’Italia della Repubblica”. La serie firmata da Clemente Volpini, Davide Savelli e Luca Cambi racconta uno dei passaggi più delicati della storia italiana recente. Con l’introduzione di Paolo Mieli e la consulenza dello storico Guido Crainz e del giornalista Paolo Morando, il programma approfondisce gli anni di transizione dal terrorismo alla ripresa economica.

Ospite in studio, intervistata da Michele Astori, la giornalista e scrittrice Natalia Aspesi. Testimone diretta di quegli anni, racconterà il successo della moda italiana nei primi anni ’80.

Gli anni di piombo e il sequestro Moro

Durante la fase più drammatica delle Brigate Rosse, culminata con il sequestro di Aldo Moro, l’Italia vive un momento di svolta. Tuttavia, nel Paese emergono segnali di cambiamento profondo. Gli italiani cominciano a distaccarsi dalle battaglie ideologiche e politiche che avevano caratterizzato il decennio precedente.

Al cinema, in televisione e in libreria si riscopre il valore dei sentimenti. L’importanza del privato torna al centro dell’attenzione. Inoltre, nelle discoteche rinasce il piacere del disimpegno. Molti “compagni” disillusi non credono più nella rivoluzione sociale. Alcuni si rivolgono a nuove filosofie mistiche provenienti dall’Oriente.

L’eroina e la disillusione

Purtroppo, altri compagni delusi adottano mezzi di rimozione drastici. L’eroina si diffonde nelle piazze italiane e miete sempre più vittime. È un fenomeno che segna profondamente la società di quegli anni.

Nel frattempo, chi crede ancora nella lotta armata colpisce con ferocia crescente. I bersagli ora includono sindacalisti come Guido Rossa, ucciso nel 1979. Anche giornalisti come Walter Tobagi, morto nel 1980, e magistrati come Vittorio Bachelet, assassinato nello stesso anno, cadono sotto i colpi del terrorismo.

La svolta dei pentiti

Alla fine del 1979 una legge introduce i benefici per i “pentiti”. Questa norma apre una crepa decisiva nell’organizzazione terroristica. Le confessioni del primo pentito, il brigatista Patrizio Peci, permettono la cattura di molti terroristi.

Grazie a queste rivelazioni viene individuato anche il leader delle Br, Mario Moretti. L’arresto avviene nel 1981 e due anni dopo arriva la condanna all’ergastolo nel primo processo Moro.

Pertini e la marcia dei quarantamila

Gli italiani fanno fronte comune contro il terrorismo anche perché qualcosa cambia nelle istituzioni. A rappresentare il Paese c’è Sandro Pertini, ex partigiano socialista. Con il suo modo di fare semplice e diretto riavvicina l’opinione pubblica al “palazzo”.

Tuttavia, l’evento che segna davvero la fine del clima degli anni ’70 è la marcia del 14 ottobre 1980 a Torino. I quadri intermedi della Fiat vogliono tornare a lavorare nelle fabbriche occupate dagli operai. Questi ultimi lottano contro il progetto di cassa integrazione per ventitremila lavoratori.

La “marcia dei quarantamila” sconvolge l’esito della vertenza e il sindacato ne esce sconfitto. Dopo anni di stagnazione, l’industria italiana ricomincia a crescere. Però non sono le grandi fabbriche del triangolo industriale a guidare la ripresa.

Il made in Italy e i distretti industriali

A trainare l’economia sono le piccole e medie imprese che nascono in Veneto, Emilia, Marche e Toscana. Formano i cosiddetti “distretti industriali” che creano il made in Italy. Queste aziende ridanno agli italiani un sentimento a lungo sopito: l’orgoglio nazionale.

A rafforzare questo sentimento contribuisce anche una partita di calcio. L’11 luglio 1982 la nazionale italiana vince i campionati del mondo battendo la Germania per tre a uno in finale. È una vittoria che riunisce e rivitalizza il Paese. Gli anni di piombo sono davvero finiti.

Le voci dei protagonisti

La puntata è arricchita da interviste storiche tratte dal repertorio delle Teche Rai. Danno voce ai protagonisti dell’epoca: Sandro Pertini, Bettino Craxi, Giovanni Spadolini e Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ma anche Gianni Agnelli e i grandi della moda italiana: Giorgio Armani, Gianfranco Ferré e Gianni Versace.

Un appuntamento da non perdere per chi vuole comprendere meglio la storia recente del nostro Paese.

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