Un riconoscimento al cinema sociale
Alle Giornate degli Autori il Premio SIAE al Talento Creativo va a Tekla Taidelli per il film 6:06.
L’opera sarà presentata il 5 settembre alle 21:30 in Sala Laguna, nella sezione Notti Veneziane.
SIAE, main partner della manifestazione, sostiene gli autori italiani con questo riconoscimento, dedicato a chi porta innovazione e autenticità nel cinema.
Il cinema radicale di Tekla Taidelli
Diplomata in Regia alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano, Taidelli racconta l’umanità nascosta.
Il suo cinema, radicato nel sociale, esplora la vita di punk, senzatetto, immigrati, comunità emarginate e luoghi di frontiera.
Dal 2004, con Fuori vena selezionato a Locarno, il suo linguaggio si è fatto sempre più diretto e radicale.
Nel 2013 ha fondato la Scuola di Street Cinema, dove insegna ad adattare Shakespeare, Bukowski, Kerouac, Pasolini e Kafka ai temi contemporanei.
Un’eredità di autori d’eccellenza
Il premio la colloca accanto a nomi come Elisa Fuksas, Daniele Ciprì e Elisabetta Sgarbi, che in passato hanno ricevuto lo stesso riconoscimento.
La motivazione ufficiale di Roberto Cicutto, presidente del Consiglio di Sorveglianza SIAE, sottolinea la forza narrativa di 6:06.
La storia di Leo e Jo-Jo vive tra salvezza e autodistruzione, sogno e realtà, in un loop temporale carico di simbolismo.
Il film affronta vulnerabilità e dolore, ma lascia spazio alla bellezza come possibile via di riscatto.
Un vero esempio di neorealismo underground che trasforma ferite collettive in arte.
La visione dell’autrice
Taidelli ha definito il premio come un riconoscimento collettivo.
Il suo lavoro è “un cinema scomodo, indipendente, che dà voce agli invisibili” e che nasce da una missione personale.
Ha ringraziato la “famiglia” che ha condiviso con lei il percorso di produzione del film, sottolineando il valore della resistenza creativa.
Per lei, il cinema sociale richiede un impegno totale di anima, corpo e cuore.
Appuntamenti e proiezioni
La cerimonia di consegna si terrà lunedì 1 settembre alle 11:30 in Sala Perla.
Seguirà la proiezione del film in concorso Past Future Continuous di Morteza Ahmadvand e Firouzeh Khosrovani.
Il debutto veneziano di 6:06 sarà invece l’occasione per scoprire una voce autoriale intensa e lontana dalle logiche commerciali.
Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale delle Giornate degli Autori.
“6:06”: un loop tra sogno e realtà
Il cuore del film è un giorno che si ripete all’infinito.
Questo espediente narrativo rivela crepe interiori e possibilità inaspettate di rinascita.
Il racconto si muove su un filo sottile, mantenendo un equilibrio tra la durezza della vita e la forza poetica delle immagini.
La sceneggiatura, scritta con Edoardo Moghetti e Davide Valle, amplifica il senso di verità dell’opera.
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