
Una città ricca di luoghi e di vicende verdiane, da vivere passo dopo passo, o meglio nota dopo nota. A partire proprio da Roncole e dalla Casa natale dove Giuseppe Verdi nacque il 10 ottobre 1813 da un padre oste e una madre filatrice. Un’abitazione semplice, ma ricca di aneddoti e di interessanti curiosità sull’infanzia del Maestro. Oggi, la Casa Natale è un bellissimo museo multimediale in cui rivivere le vicende di un bambino dall’incredibile talento musicale. Fu a Roncole che Giuseppe Verdi compose, a soli 15 anni, la sua prima sinfonia. Gli studi del giovane musicista si consolidarono a Casa Barezzi, dove poter ammirare cimeli, lettere, ritratti e documenti appartenuti al Maestro. Si tratta della dimora di Antonio Barezzi, colui che scoprì il talento di Giuseppe, divenendone prima mecenate e poi suocero quando Verdi sposò sua figlia Margherita.
Seguendo le emozioni della musica, imperdibile una visita al Teatro Giuseppe Verdi, definito il “più bel salotto cittadino”, inaugurato il 15 agosto 1868 con la rappresentazione del Rigoletto. Occasione prestigiosa, alla quale però il Maestro non si presentò. Il Teatro è divenuto comunque il luogo simbolo delle opere verdiane: qui Arturo Toscanini diresse La Traviata e il Falstaff, Franco Zeffirelli fu regista dell’Aida e Riccardo Muti diresse il Falstaff. Opere celebri che Giuseppe Verdi compose nella sua grande casa immersa nella campagna bagnata dal Po di Sant’Agata di Villanova sull’Arda, in provincia di Piacenza, dove oggi Villa Verdi mostra le bellissime stanze arredate in cui il Maestro visse con Giuseppina Strepponi, soprano e sua seconda moglie, la cappella privata, la camera con il letto di morte, la rimessa delle carrozze, il grande giardino. Da qui il musicista amava dedicarsi al lavoro nei campi. L’agricoltura è sempre stata una delle sue passioni.
Per immergersi ancora di più nella vita del Maestro bisogna tornare a Busseto, al Museo Nazionale G. Verdi, che si trova nella cinquecentesca Villa Pallavicino, dove la voce di Philippe Daverio racconta, stanza per stanza, l’uomo, le opere e il mito del grande compositore italiano, tra preziosi affreschi e stucchi. Nelle sue antiche scuderie c’è invece il Museo Renata Tebaldi intitolato alla soprano che è stata una delle più famose interpreti delle opere di Verdi. Memorabilia musicali, testimonianze inedite, cimeli rendono questo luogo un vero polo di attrazione musicale.
Per avere informazioni e per organizzare la visita nei luoghi verdiani: www.bussetolive.com
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