A “Rebus” gli stipendi fermi da trent’anni
 | 

A “Rebus” gli stipendi fermi da trent’anni

Tra gli ospiti Elsa Fornero e Ilaria Capua

(none)
Domenica 30 marzo alle 16.15 su Rai 3, Giorgio Zanchini torna con “Rebus“, in compagnia dello storico Alessandro Campi. Stipendi che non crescono da trent’anni, troppi lavoratori “poveri”, una platea di pensionati sempre più vasta e un welfare state che fatica a tenersi in piedi. L’economia italiana vive una crisi sistemica. Zanchini e Campi ne discutono con l’economista Elsa Fornero e il giornalista economico Roberto Mania. Come si fa a proteggere la salute dalle minacce di un mondo sempre più globale? E quali sono i problemi da affrontare subito per adeguare il nostro sistema sanitario nazionale? Se ne parla con la virologa Ilaria Capua e la giornalista del Corriere della Sera, Simona Ravizza.

Gli stipendi degli italiani sono fermi. Negli ultimi 30 anni, dal 1991 al 2022, sono cresciuti solo dell’1%, a fronte del 32,5% in media nell’area Ocse. Un dato che sancisce il fallimento della contrattazione collettiva ed è legato alla bassa produttività, cresciuta però più delle retribuzioni nel periodo. Il risultato è la continua caduta della quota dei salari sul Pil, a fronte della crescita del peso dei profitti (40% contro 60% rispettivamente). Giudizio negativo anche sulle politiche di incentivazione, che non hanno prodotto alcun risultato sull’occupazione femminile: la percentuale di donne occupate resta bloccata al 40,9%, a fronte del 60% degli uomini. È il quadro delineato dal rapporto annuale dell’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) che sui salari lancia un vero e proprio allarme: ci sono «forti dubbi sulla tenuta di tale modello nel lungo periodo». Il presidente dell’Inapp, Sebastiano Fadda, ha sottolineato che la questione salariale è stata perfino aggravata nell’ultimo triennio dall’incidere dell’inflazione. I salari reali sono addirittura calati rispetto al 2020, a fronte di incrementi sostanziali negli altri Paesi. Secondo Fadda potrebbe essere «utile in questo contesto l’introduzione del salario minimo legale».

Appuntamento imperdibile.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *