Immagini e simboli: il passato e le ipotesi su come scriverà l’uomo del futuro

Torna Mario Tozzi con le sue incursioni nel passato, nel presente e nel futuro della vita dei Sapiens raccontate nella seconda puntata di “Sapiens – Un solo pianeta“, una produzione Rai Cultura, in onda sabato 17 maggio alle ore 21.20 su Rai 3. Da dove viene la scrittura e perché solo i Sapiens scrivono? Scrittura e lingua sono due facce della stessa medaglia? E quali saranno le scritture del futuro? Sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentrerà questa puntata intitolata “Caro Sapiens, ti scrivo”. La scrittura è una delle più grandi invenzioni dei Sapiens che sanno raccontare storie e astrarre i significati e hanno bisogno di affidare i propri pensieri alla scrittura per renderli immortali. La scrittura è un’invenzione recente: solo negli ultimi 5000 anni i Sapiens trasmettono le conoscenze attraverso qualche sistema di scrittura. Un viaggio a ritroso nel tempo per raccontarne la storia comincia a Orvieto, nella necropoli etrusca con il maggior numero di iscrizioni, quella del Crocifisso del Tufo, risalenti al VI secolo a.C. A questo popolo va il merito di aver introdotto per primi in Italia una scrittura basata sull’alfabeto. L’invenzione della scrittura, però, non spetta agli Etruschi. L’alfabeto non è altro che il traguardo finale di un percorso cominciato decine di migliaia di anni fa. In principio erano le immagini come quelle rappresentate nella grotta di Lascaux, in Francia, risalenti a più di 15 mila anni fa. O come i geroglifici introdotti dagli Egizi intorno al 3100 a.C. che restano per 3500 anni l’unica forma di scrittura nella Valle del Nilo. Sul podio su cui far salire gli inventori della scrittura ci sono senza dubbio loro, insieme ai Sumeri ma anche ai Cinesi e alle popolazioni della Mesoamerica.
Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere. Raiplay.
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