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AURORA, primo ospite, ed unico artista internazionale, annunciato al Concerto del Primo Maggio di Roma

AURORA, primo ospite, ed unico artista internazionale, annunciato al Concerto del Primo Maggio di Roma AURORA, primo ospite, ed unico artista internazionale, annunciato al Concerto del Primo Maggio di RomaDopo aver annunciato, nelle scorse settimane, i concerti estivi che porteranno il suo pop sognante in Italia per due appuntamenti a luglio, un nuovo e prestigioso evento arricchisce il calendario di questa straordinaria artista: unico ospite internazionale per l’edizione 2023AURORA sul palco del Concerto del Primo Maggio, la performance annuale che accoglie un vasto pubblico da tutta Italia. Promosso da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany, il Concertone sarà trasmesso in diretta tv su Rai 3, radio su Radio 2 Rai e su Rai Play. Festival gratuito più grande d’Europa, il Concertone attrae un pubblico sempre più vasto proveniente da tutta Italia e vanta oltre otto ore di diretta TV. Sempre più transgenerazionale, l’hastag di questa edizione è Generazione #1M2023. Ed è in questo contesto che l’alt-pop e le suggestioni nordiche di AURORA si incastrano perfettamente. Grazie alla sua voce armoniosa ed angelica ed al suo indiscutibile talento, AURORA si sta facendo strada nel mondo della musica a ritmi di premi internazionali e tour completamente sold-out, oltre a ricevere la stima da parte di artisti del calibro di Billie Eilish, Katy Perry e Tom Odell, con il quale ha recentemente collaborato nel singolo ‘Butterflies’, pubblicato a fine gennaio. E altrettanto recente è l’inaspettato successo di ‘Runaway’, singolo del 2016, dove su TikTok supera i 300 milioni di visite giornaliere.

Cresciuta nelle magnifiche foreste vicino a Bergen, in Norvegia, AURORA inizia a sentire il desiderio di scrivere all’età di sei anni. Il suo primo brano, ‘Runaway’, lo compone appena dodicenne. Il successo arriva del tutto inaspettato, quando il video di una sua performance dal vivo, a quindici anni, finisce online e, dopo un iniziale rifiuto alla proposta di un manager di diventare artista, inizia la carriera di AURORA.

 Nel 2015 ha vinto il prestigioso premio Spellemannprisen, il corrispettivo del Grammy norvegese, come miglior esordio con l’EP ‘Running with the Wolves’ e due anni dopo, a gennaio 2017, si aggiudica due Norwegian Grammy come Pop Solo Artist of the Year e Music Video of the Year con il brano ‘I Went Too Far’, tratto da ‘All My Demons Greeting Me As A Friend’, il disco di debutto pubblicato a marzo 2016.

Con il primo lavoro sulla lunga distanza AURORA si è esibita per ben due volte in Nord America, con concerti ovunque esauriti, oltre alle apparizioni in importanti TV show tra cui ‘The Tonights Show Starring Jimmy Fallon’, ‘Conan’ e ‘The Late Show with Steven Colbert’. Un debutto eccitante a cui si aggiungono i concerti da headliner in Inghilterra, Germania, Francia, Danimarca, Svezia, Olanda, Belgio, Norvegia ed il lungo tour che l’ha portata in Australia, Singapore e Nuova Zelanda.

Conosciuta ai più per la cover del famoso brano degli Oasis, ‘Half the World Away’, AURORA è nata e cresciuta a Bergen, in Norvegia. Ispirata alle atmosfere dark ed alla malinconia dei cieli grigi della sua terra, la giovane cantautrice crea un sound a tratti misterioso. Alcuni dei suoi singoli sono stati inoltre scelti per la realizzazione di alcune serie TV di successo, tra cui ‘The Flash’, ‘Teen Wolf’ e come colonna sonora per il videogame FIFA 16. Pubblicato a settembre 2018 per la prestigiosa etichetta Decca Records, che la segue sin dagli esordi, ‘Infections of a Different Kind – Step 1’ è la prima parte di un progetto che vede il seguito, ‘A Different Kind of Human (Step 2)’, pubblicato nel 2019, un ammaliante electro-dream-pop dalle atmosfere artiche e sognanti, che ben rappresentano il talento della giovane artista.

A gennaio 2022 arriva ‘The Gods We Can Touch‘ (Decca/Universal), un disco provocatorio che affronta il desiderio e la moralità, analizzati dal punto di vista narrativo della mitologia greca. In ognuni dei quindici brani che compongono l’album, incontriamo un dio diverso: The Greeks had gods and goddesses for everything. For anxiety, for wine, for sex, one that was neither man nor woman… Long ago when this concept of gods and goddesses started they were more human, more relatable, and almost touchable. Most importantly, they had flaws.” afferma AURORAIn short, this album is a celebration of all the things we should never be ashamed of,” aggiunge, A celebration of being human, and what makes us human.”

Con oltre 2,5 miliardi di streaming in tutto il mondo e più di un milione di copie vendute, AURORA sta conquistando le classifiche mondiali, grazie al suo indiscusso talento ed alla sua presenza scenica. 

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