Mahler torna alla Rai stasera: la monumentale Sinfonia n. 3 in diretta da Torino

Mahler torna alla Rai stasera: la monumentale Sinfonia n. 3 in diretta da TorinoDopo 26 anni di assenza, la Sinfonia n. 3 di Gustav Mahler torna sui leggii dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. L’ultima esecuzione risale al maggio 1999, quando Giuseppe Sinopoli diresse un concerto memorabile a Torino. Stasera, giovedì 9 ottobre, l’opera ritorna in una doppia diretta televisiva e radiofonica.

Un’opera grandiosa che apre la nuova stagione

La Terza Sinfonia inaugura la stagione 2025/2026 dell’Orchestra Rai. Infatti, si tratta di una pagina monumentale del repertorio sinfonico del primo Novecento. L’opera richiede un organico eccezionale: contralto, coro femminile, coro di bambini e orchestra. Mahler stesso la concepì come una vera cosmogonia musicale.

Il concerto andrà in onda alle 20.30 su Rai Radio 3 e alle 21.20 su Rai 5. La trasmissione avverrà in diretta dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Sul palcoscenico saliranno complessivamente 164 musicisti.

Il cast d’eccezione guidato da Orozco-Estrada

Sul podio sale Andrés Orozco-Estrada, Direttore principale dell’Orchestra Rai. Inoltre, accanto a lui ci sarà il mezzosoprano Anke Vondung. La cantante, al suo debutto con l’Orchestra Rai, interpreterà il Lied del quarto movimento. Si tratta di un’artista rinomata nel repertorio tedesco.

Parteciperanno anche il Coro Maghini femminile, diretto da Claudio Chiavazza, e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino. Quest’ultimo è guidato da Claudio Fenoglio. Pertanto, l’evento riunisce alcune delle migliori formazioni musicali italiane.

Una cosmogonia in sei movimenti

Mahler compose la Terza Sinfonia tra l’estate del 1895 e quella del 1896. Tuttavia, la prima esecuzione avvenne solo nel 1902 a Krefeld, in Germania. Il compositore stesso salì sul podio durante il festival della Società musicale tedesca.

Come la precedente Sinfonia n. 2, anche questa ha dimensioni enormi. L’opera è intrisa di significati extramusicali profondi. Secondo Mahler, si tratta di un «poema musicale che abbraccia tutti gli stadi dello sviluppo in ordine progressivo».

Dal mondo inanimato alla dimensione celeste

La struttura dell’opera è organizzata in sei movimenti distinti. Il primo costituisce un grande blocco autonomo, quasi una sinfonia a sé stante. Gli altri cinque movimenti si contrappongono a questo: due sono puramente strumentali, mentre il terzo e il quarto includono interventi vocali.

L’ultimo movimento è un lungo Adagio nuovamente strumentale. Attraverso questa architettura, la musica parte dal mondo inanimato della natura. Successivamente, avanza verso le dimensioni vegetale, animale e umana. Infine, raggiunge la sfera celeste e spirituale.

La visione profetica del compositore

Mahler era pienamente consapevole dell’eccezionalità del suo lavoro. L’opera dura oltre un’ora e mezza. Il compositore stesso la descrisse con parole visionarie: «La mia Sinfonia sarà qualcosa che il mondo non ha ancora udito».

Aggiunse poi: «La natura parla qui dentro e racconta segreti tanto profondi che forse ci è dato presentire solo nel sogno». Dunque, stasera il pubblico potrà immergersi in questa straordinaria visione musicale. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica classica e per chi vuole scoprire uno dei capolavori del repertorio sinfonico del Novecento.

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