
I russi li usano per controllare chi dissente, come nel caso della pacifista arrestata nella metro di Mosca dopo aver scritto un post contro la guerra. Gli ucraini per stanare gli infiltrati del Cremlino o per identificare le vittime senza documenti. Ma dalla Cina agli Usa e all’Europa, Italia compresa, sono sempre più diffusi i sistemi di riconoscimento dei volti che, grazie all’intelligenza artificiale, consentono di individuare una persona confrontando le immagini raccolte su internet. Quali i pericoli per la libertà di pensiero, per la privacy e per la sicurezza dei cittadini? La sorveglianza digitale è il tema della nuova puntata di “Eta Beta”, in onda sabato 19 marzo alle 11.30 su Radio 1 Rai e poi disponibile in podcast al sito www.etabeta.rai.it o su RaiPlaySound.
Ospiti al microfono di Massimo Cerofolini: Fabio Chiusi, docente di Artificial intelligence journalism e ricercatore di AlgorithmWatch, associazione che combatte le sorveglianza digitale dei cittadini; e Laura Carrer, ricercatrice del Centro Hermes sui diritti digitali.
Ospiti al microfono di Massimo Cerofolini: Fabio Chiusi, docente di Artificial intelligence journalism e ricercatore di AlgorithmWatch, associazione che combatte le sorveglianza digitale dei cittadini; e Laura Carrer, ricercatrice del Centro Hermes sui diritti digitali.
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