Oggi in tv a “Rebus” l’evoluzione della razza umana

E i cambiamenti nella vita delle donne

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Domenica 25 maggio alle 16.15 su Rai 3, Giorgio Zanchini torna con “Rebus“, in compagnia dello storico Alessandro Campi. Quaranta millenni fa sulla Terra vivevano almeno cinque specie umane diverse. Perché allora la nostra è rimasta l’unica? E come se la cava oggi? Risponderanno l’evoluzionista Telmo Pievani e il medico Giuseppe Remuzzi. Quindi, con la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio si parlerà di donne: quanto è cambiata la vita delle ragazze dagli anni ‘70 a oggi? E come si possono leggere le fragilità delle nuove generazioni?

Homo (Linnaeus, 1758), è un genere di primati della famiglia Hominidae, comprendente numerose specie estinte e un’unica esistente senza sottospecie: Homo sapiens, cioè l’essere umano moderno.

Fa la sua comparsa nel registro fossile circa 2,4 milioni di anni fa con Homo habilis, la specie più arcaica ascritta al genere. L’assegnazione di questa specie al genere Homo è dovuta alla presenza in un giacimento, accanto ai resti craniali, di utensili in pietra risalenti al periodo Olduvaiano, datati all’inizio del Paleolitico inferiore. Tuttavia l’assegnazione è considerata piuttosto arbitraria da molti studiosi, che ritengono casuale la vicinanza di tali reperti. Inoltre molti fossili postcraniali assegnati ad Homo habilis sono di dubbia attribuzione.

Gli appartenenti al genere Homo mostrano un’accresciuta capacità cranica rispetto agli altri hominina (600 cm³ di Homo habilis contro 450 cm³ di Australopithecus garhi), con un aumento particolarmente significativo nei reperti databili a 600 000 anni fa (1200 cm³ in H. heidelbergensis). Al genere vengono ascritte una ventina di specie diverse, tutte estinte con l’eccezione di Homo sapiens. Fra esse Homo neanderthalensis, considerato l’ultima specie congenere sopravvissuta, scomparsa in un periodo collocato tra i 25 000 e i 30 000 anni fa. Più recenti scoperte suggeriscono che un’altra specie, Homo floresiensis, potrebbe essere sopravvissuta fino a 12 000 anni fa. Nel 2010 l’analisi del DNA mitocondriale, ha aperto la possibilità che sia esistita un’ulteriore specie.

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