Strehler alla Scala

Nel 1781 Mozart si era stabilito definitivamente a Vienna; la capitale offriva molte risorse e il musicista era certo di poterne approfittare, anche se inizialmente le difficoltà erano tante e doveva sopravvivere dando lezioni private. In aprile Gottlieb Stephanie, commediografo noto a Vienna, aveva tratto un libretto per Il ratto dal serraglio a sua volta ripreso da analogo lavoro del 1781 di Christoph Friederich Bretzner (Belmont und Constanze, oder Die Entführung aus dem Serail), in seguito musicato da Johann André, e che prendeva spunto da numerose variazioni francesi, inglesi e italiane sul tema del Turco generoso. A giugno il conte Franz Xaver Wolf Rosemberg-Orsini, importante funzionario e direttore degli spettacoli di corte, che aveva conosciuto anni prima il compositore a Firenze, decise di interpellare Mozart per la realizzazione di un’opera in lingua tedesca. Il conte Rosenberg cercava di assecondare il desiderio dell’imperatore Giuseppe II che voleva che si realizzasse un singspiel in tedesco allo scopo di contribuire all’unificazione linguistica dell’impero.
Mozart venne a conoscenza del libretto di Bretzner tramite Stephanie, che glielo aveva proposto poiché considerava il testo alla moda e di sicuro riscontro economico; il commediografo non aveva però previsto che il musicista gli avrebbe richiesto una profonda revisione del lavoro, per attuare un’opera su un piano drammaturgico ben diverso dal tono leggero dell’originale. Il 30 luglio 1781 Mozart aveva avuto da Stephanie una prima parte del libretto e incominciò subito la stesura dell’opera.
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