Oggi in tv appuntamento con “L’avventura di Nicea”

Parla in esclusiva il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I

Oggi in tv appuntamento con “L’avventura di Nicea”
L’avventura di Nicea”, in onda domenica 20 aprile alle 15.50 su Rai 3, è un’inchiesta storica sul Concilio di Nicea, sul significato e sull’attualità delle decisioni prese da quell’assise di vescovi che costituisce il primo Concilio Ecumenico della storia.
Il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, Primate della Chiesa Ortodossa, parla in esclusiva, soffermandosi sulla possibilità di una data unica per la celebrazione della Pasqua cattolica e ortodossa, e della speranza che Papa Francesco possa partecipare alle celebrazioni in programma a fine maggio 2025.
“Quest’anno celebriamo insieme la Pasqua nella stessa domenica”, afferma Bartolomeo I. “Penso che non sia solo una coincidenza, ma un segno dall’alto, che ci mostra la via, la necessità di stabilire un modo permanente per celebrare insieme la Pasqua ogni anno”.
Protagonisti dell’inchiesta, oltre allo stesso Patriarca Bartolomeo I, fra gli altri, Monsingnor Martin Kmetec, Arcivescovo di Smirne e Presidente della Conferenza Episcopale Turca, Monsignor Massimiliano Palinuro, Vicario Apostolico di Istanbul e Madre Rebecca Nazzaro, direttrice della Pastorale dei Pellegrinaggi – Opera Romana Pellegrinaggi.
Lo scopo del concilio era quello di rimuovere le divergenze sorte inizialmente nella Chiesa di Alessandria d’Egitto e poi diffuse largamente sulla natura di Cristo in relazione al Padre; in particolare, se egli fosse “nato” dal Padre e così della stessa natura eterna del Padre o se invece, come insegnava Ario, egli fosse stato “creato” e avesse così avuto un inizio nel tempo. Un’ulteriore decisione del concilio fu stabilire una data per la Pasqua, la festa principale della cristianità. Il concilio stabilì che la Pasqua si festeggiasse la prima domenica dopo il plenilunio successivo all’equinozio di primavera, in modo quindi indipendente dalla Pesach (la Pasqua ebraica), stabilita in base al calendario ebraico. Il Vescovo di Alessandria (probabilmente usando il calendario copto) avrebbe da allora stabilito la data.

Autore

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*