Oggi in tv arriva il ricordo delle “Idi di Marzo”
Un doppio ritratto di Giulio Cesare

Alle 20.30, poi, il professor Livio Zerbini e Paolo Mieli tratteggiano un ritratto di Cesare a “Passato e Presente”. È stato Cesare stesso a costruire il proprio mito: nelle mani ha tenuto le fila della sua leggenda: la discendenza da Venere, l’emulazione delle gesta di Alessandro Magno, la rapidità in battaglia, la clemenza verso gli avversari sconfitti, il genio militare e politico sono i tratti peculiari della sua autocelebrazione. E il popolo di Roma è con lui in un sodalizio che solo il timore di una svolta monarchica può sopire. Quando, alle Idi di marzo del 44 a.C., si consuma la congiura che pone fine alla sua esistenza terrena, la sua gente lo piange e Cesare si libra nel firmamento dell’Urbe come un dio. Spetterà a Ottaviano, suo figlio adottivo ed erede, suggellarne la divinizzazione e ai secoli successivi continuare a tramandarne il mito.