Oggi in tv arriva il ricordo delle “Idi di Marzo”
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Oggi in tv arriva il ricordo delle “Idi di Marzo”

Un doppio ritratto di Giulio Cesare

Oggi in tv arriva il ricordo delle “Idi di Marzo”
Nel marzo del 44 a.C., il “dittatore a vita” Giulio Cesare viene ucciso in Senato da un gruppo di congiurati guidati da Bruto e Cassio. Un evento, le Idi di Marzo, che Rai Cultura ricorda con un doppio appuntamento, in onda sabato 15 marzo su Rai Storia. Si comincia alle 17.15 con Cristoforo Gorno e “Cronache dall’antichità” che – sulle rive del Rubicone, nella casa di Giulio Cesare, nella Curia, nel Foro Romano e nel luogo del delitto –  raccontano il destino di un uomo il cui nome è diventato sinonimo di potere.
Alle 20.30, poi, il professor Livio Zerbini e Paolo Mieli tratteggiano un ritratto di Cesare a “Passato e Presente”. È stato Cesare stesso a costruire il proprio mito: nelle mani ha tenuto le fila della sua leggenda: la discendenza da Venere, l’emulazione delle gesta di Alessandro Magno, la rapidità in battaglia, la clemenza verso gli avversari sconfitti, il genio militare e politico sono i tratti peculiari della sua autocelebrazione. E il popolo di Roma è con lui in un sodalizio che solo il timore di una svolta monarchica può sopire. Quando, alle Idi di marzo del 44 a.C., si consuma la congiura che pone fine alla sua esistenza terrena, la sua gente lo piange e Cesare si libra nel firmamento dell’Urbe come un dio. Spetterà a Ottaviano, suo figlio adottivo ed erede, suggellarne la divinizzazione e ai secoli successivi continuare a tramandarne il mito.
È detto Cesaricidio l’assassinio di Gaio Giulio Cesare, avvenuto il 15 marzo del 44 a.C. (le Idi di marzo), a opera di un gruppo di circa venti senatori che si consideravano custodi della tradizione e dell’ordinamento repubblicano e che, per loro cultura e formazione, erano contrari a ogni forma di potere personale. Circa 60 o 80 senatori, guidati da «Gaio Cassio, Marco e Decimo Bruto», congiurarono.
Appuntamento imperdibile.

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