L’Anno Santo dopo Papa Francesco
La Chiesa e il mondo dopo la morte di Papa Francesco, le parole e i gesti che resteranno e il Giubileo che va avanti: temi al centro di “Tgr Giubileo – Cammini di Speranza”, in onda a diffusione nazionale lunedì 28 aprile alle 15.20 su Rai 3. Ospite nello studio di Saxa Rubra della Tgr Lazio, con Rosario Carello, il direttore di Famiglia Cristiana, don Stefano Stimamiglio.
Previsto un collegamento di Isabella Di Chio dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, dov’è in corso l’afflusso dei fedeli alla tomba di Papa Francesco. Da Lampedusa, invece, Giorgio Ruta documenterà l’opera di chi non dimentica la visita del Santo Padre nel 2013. In questa puntata ci sarà spazio anche per un racconto di un lato più familiare di Papa Francesco, con un servizio di Antonio Monaco dal Santuario della Madonna del Silenzio di Avezzano. Infine, come sempre, l’Agenda settimanale con i principali appuntamenti del Giubileo. La rubrica “Tgr Giubileo – Cammini di Speranza” è affidata alla Tgr Lazio, caporedattrice centrale Antonella Armentano, con la cura e il coordinamento editoriale di Rossella Alimenti e Paolo Bernardi e la supervisione del vicedirettore della Tgr Antonello Perillo.
Previsto un collegamento di Isabella Di Chio dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, dov’è in corso l’afflusso dei fedeli alla tomba di Papa Francesco. Da Lampedusa, invece, Giorgio Ruta documenterà l’opera di chi non dimentica la visita del Santo Padre nel 2013. In questa puntata ci sarà spazio anche per un racconto di un lato più familiare di Papa Francesco, con un servizio di Antonio Monaco dal Santuario della Madonna del Silenzio di Avezzano. Infine, come sempre, l’Agenda settimanale con i principali appuntamenti del Giubileo. La rubrica “Tgr Giubileo – Cammini di Speranza” è affidata alla Tgr Lazio, caporedattrice centrale Antonella Armentano, con la cura e il coordinamento editoriale di Rossella Alimenti e Paolo Bernardi e la supervisione del vicedirettore della Tgr Antonello Perillo.
Il primo Papa giunto dalle Americhe è il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, arcivescovo di Buenos Aires dal 1998. È una figura di spicco dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana, con gli autobus.
«La mia gente è povera e io sono uno di loro», ha detto per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha sempre raccomandato misericordia, coraggio, porte aperte. La cosa peggiore che possa accadere nella Chiesa, ha spiegato in alcune circostanze, «è quella che de Lubac chiama mondanità spirituale».
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