Oggi visita guidata speciale per raccontare il dipinto “Ritratto di Gonfaloniere” di Artemisia Gentileschi in partenza per la National Gallery di Londra
Oggi alle 16.30 le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna propongono al pubblico una speciale visita guidata interamente incentrata sul dipinto Ritratto di Gonfaloniere di Artemisia Gentileschi. Sarà questa l’occasione per salutare l’opera a pochi giorni dalla sua partenza per la National Gallery di Londra, dove sarà esposta nell’eccezionale esposizione intitolata Artemisia che la National Gallery di Londra dedica al genio della celebre pittrice italiana, la prima e a lungo attesa in Gran Bretagna, in programma dal prossimo 3 ottobre fino al 24 gennaio 2021.
L’incontro di approfondimento, curato da Giacomo Alberto Calogero (RTI Senza Titolo, ASTER e Tecnoscienza) racconterà l’opera, acquisita dal Comune di Bologna nel 1910 per eredità di Agostino Sieri Pepoli, che si può ammirare nella Sala 1 del museo dove sono raccolte grandi tele seicentesche raffiguranti i volti di gentiluomini e gentildonne di antichi casati.
Accanto alla straordinaria carriera di Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli, 1654) – tanto ammirata per l’immenso talento, considerato oggi ai vertici dell’arte europea nel periodo barocco, quanto segnata da una vicenda biografica tormentata – verrà ripercorsa anche la storia della ritrattistica italiana prodotta nel Seicento, tra cui i massimi esempi si colloca il Ritratto di Gonfaloniere.
Il dipinto a olio fu eseguito nel 1622, come attesta la firma autografa un tempo leggibile nel retro della tela, prima della sua rifoderatura: ARTEMISIA GENTILESCA FACIEBAT ROMAE 1622. L’opera, uno delle poche della pittrice a risultare datato, costituisce un fondamentale documento della sua attività ritrattistica, elogiata dai contemporanei ma non altrimenti testimoniata da opere certe.
Del gonfaloniere pontificio effigiato a figura intera non si conosce l’identità. Egli sfoggia un’elegante armatura militare splendidamente valorizzata dalla vibrante qualità luminosa del tessuto pittorico. La mano sinistra è posata sull’elsa della spada, infilata nel fodero, mentre la destra si appoggia su un tavolino, ricoperto da un drappo con ricamato uno stemma non identificato. Sopra è appoggiato un elmo con un cimiero di piume. Sulla parete di fondo si proietta l’ombra del cavaliere e accanto è appoggiato il gonfalone papale, che egli doveva avere il compito di portare in parata. Il dipinto riproduce con cura la vivace espressione dell’uomo e la consistenza dei diversi materiali raffigurati, come le stoffe e il metallo, grazie a un sapiente dosaggio delle ombre.
Nel Seicento le armature venivano indossate dai cavalieri solo durante le parate o i tornei. Per questo nel dipinto l’armamento in metallo copre tutto il corpo, ma spuntano dai bracciali i polsini di sottile tessuto e dalla corazza il collo detto ‘a lattuga’. La croce trifogliata forgiata sulla corazza e la fascia in seta, legata sopra, indicano che l’uomo ritratto era membro di un ordine cavalleresco. La lunga spada, uno stocco, e l’elmo piumato, completavano l’armamento, ma avevano soprattutto una funzione simbolica.
L’impostazione del dipinto corrisponde alla collaudata tipologia del ritratto aulico a figura intera introdotta da Tiziano, tesa a commemorare il ruolo sociale e politico della persona raffigurata attraverso gli attributi di rango. A dispetto di questo schema tradizionale, la vivacità e la penetrazione psicologica del ritratto, il taglio audace della luce di chiara impronta caravaggesca, il virtuosismo nella resa dei differenti materiali, fanno di questo dipinto un capolavoro di straordinaria modernità.Prenotazione obbligatoria entro due ore prima dell’attività: tel. 051 2193998 Max 10 partecipanti Ingresso: biglietto museo (€ 6 intero | € 3 ridotto | € 2 ridotto giovani 18-25 anni | gratuito per possessori Card Cultura). I pagamenti possono essere effettuati solo tramite carte e bancomat. Info modalità di accesso: www.museibologna.it/arteantica
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