Rai Cultura celebra la memoria di Piero Angela con un doppio appuntamento televisivo. Mercoledì 13 agosto, infatti, due programmi speciali ricorderanno il grande divulgatore scientifico. L’omaggio arriva esattamente a tre anni dalla sua scomparsa.
Alberto Angela racconta il padre in prima serata
Su Rai 5, alle 21.10, va in onda “Ulisse, il piacere della scoperta”. Il titolo della puntata è “Piero Angela. Un viaggio lungo una vita”. Alberto Angela, inoltre, ripercorre i settanta anni di carriera del padre.
Il programma parte dai primi passi professionali di Piero Angela. Infatti, tutto iniziò con il lavoro in radio negli anni Cinquanta. Successivamente, arrivarono gli esordi televisivi come corrispondente Rai da Parigi e Bruxelles.
La carriera di Angela si arricchì poi con esperienze internazionali significative. Infatti, fu inviato di guerra in Algeria e Vietnam. Inoltre, ebbe modo di incontrare grandi star del cinema e della musica mondiale.
Il percorso professionale culminò con la conduzione del telegiornale su Rai1. Tuttavia, la vera rivoluzione arrivò con i programmi di divulgazione scientifica. Pertanto, Angela cambiò per sempre il modo di fare televisione educativa.
Il pioniere della divulgazione scientifica
Piero Angela fu un vero pioniere nel panorama televisivo italiano. Infatti, portò la scienza e la natura in prima serata con grande successo. I suoi programmi più celebri includono “Quark”, “Super Quark” e “Viaggio nel Cosmo”.
Altri format di successo furono “La macchina Meravigliosa” e “Il pianeta dei dinosauri”. Inoltre, questi programmi educavano milioni di telespettatori con rigore scientifico. Angela sapeva infatti spiegare concetti complessi con parole semplici e chiare.
Il divulgatore raccontò eventi storici come lo sbarco sulla luna. Inoltre, anticipò molti temi ambientali ed etici legati al progresso tecnologico. Pertanto, la sua visione si rivelò spesso profetica e lungimirante.
Le testimonianze di amici e collaboratori
La puntata di “Ulisse” include interviste esclusive con amici e collaboratori di Angela. Stefano Bollani, infatti, parlerà della passione del divulgatore per il jazz. Inoltre, Jovanotti racconterà aneddoti del loro rapporto di amicizia.
Riccardo Muti spiegherà la scelta dell’aria sulla quarta corda di Bach. Questa melodia, infatti, divenne la sigla storica dei programmi di Angela. Inoltre, il maestro svelerà il significato di questa decisione musicale.
Il Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi condividerà ricordi professionali. Inoltre, l’astronauta Paolo Nespoli racconterà la collaborazione con il grande divulgatore. La giornalista Gaia Tortora parlerà dell’amicizia tra suo padre Enzo e Piero Angela.
I racconti personali di Piero Angela
Il programma include anche testimonianze dirette dello stesso Piero Angela. Infatti, il divulgatore raccontò episodi della sua infanzia durante i bombardamenti. Inoltre, parlò del padre Carlo, psichiatra che salvò molti ebrei dalla persecuzione.
Angela condivise anche sogni realizzati e progetti rimasti incompiuti. Inoltre, spiegò la sua battaglia contro le fake news e le bufale scientifiche. La lotta alla disinformazione fu infatti una delle sue ultime battaglie professionali.
Il divulgatore lavorò fino alla fine al progetto “Prepararsi al futuro”. Questa trasmissione, infatti, voleva educare le nuove generazioni sui problemi globali. Tuttavia, quando andò in onda, Piero Angela era già scomparso.
Lo speciale di Rai Storia
Rai Storia propone alle 19.15 lo speciale “Piero Angela: raccontare la scienza”. Il documentario, infatti, ripercorre la carriera attraverso materiali di archivio inediti. Inoltre, include interviste e servizi del telegiornale dell’epoca.
Il programma documenta l’evoluzione professionale di Angela nel corso dei decenni. Infatti, parte dal periodo come inviato fino alla lunga serie di “Quark” e “Superquark”. Inoltre, mostra come il suo stile comunicativo si sia perfezionato nel tempo.
L’eredità di un maestro
L’omaggio televisivo a Piero Angela testimonia l’impatto duraturo del suo lavoro. Infatti, ha formato generazioni di italiani alla cultura scientifica. Inoltre, ha dimostrato che la televisione può essere educativa senza essere noiosa.
La sua voce, il suo pensiero e la sua visione del mondo continuano a ispirare. Pertanto, l’eredità di Piero Angela resta viva nella televisione italiana contemporanea. Il suo esempio continua infatti a guidare chi fa divulgazione scientifica oggi.
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