Il dolore piĂą grande che un genitore possa affrontare si è abbattuto due volte sulla famiglia Di Menna-Lanteri Cravet. Prima Maia, strappata alla vita a soli 12 anni da un cancro incurabile. Poi Micol, perduta a 22 anni in un tragico incidente stradale. Due tragedie nell’arco di meno di tre anni che avrebbero potuto spezzare chiunque. Invece, Massimo Di Menna e Margherita Lanteri Cravet hanno scelto una strada diversa: trasformare la sofferenza in solidarietĂ , il lutto in amore concreto per chi soffre.
La loro testimonianza sarĂ al centro del nuovo appuntamento con “A Sua Immagine”, il programma di approfondimento religioso di Rai Cultura condotto da Lorena Bianchetti, in onda sabato 1° novembre alle 16.00 su Rai 1.
Dal dolore all’azione: le opere in memoria di Maia e Micol
Quando la perdita sembra insostenibile, c’è chi trova la forza di reagire costruendo qualcosa di piĂą grande del proprio dolore. Massimo e Margherita hanno dedicato alle loro figlie opere concrete di solidarietĂ che oggi cambiano la vita di molte persone.
Il Campus dei Campioni rappresenta forse l’iniziativa piĂą ambiziosa: 21 ettari di terreno messi gratuitamente a disposizione delle associazioni, uno spazio dove lo sport e l’aggregazione diventano strumenti di inclusione e crescita. Ma non si fermano qui. La coppia ha dato vita anche a un ristorante gestito da persone fragili, offrendo loro un’opportunitĂ di lavoro e dignitĂ , e a una residenza per anziani in difficoltĂ economica, garantendo assistenza a chi non potrebbe permettersela.
Tre progetti che portano i nomi di Maia e Micol, trasformando il ricordo delle due ragazze in una presenza viva e operosa nella societĂ .
La fortezza come virtĂą: un viaggio tra arte e fede a Firenze
La puntata propone anche un nuovo episodio de “Le Ragioni della Speranza”, dedicato alla virtĂą della fortezza, una delle quattro virtĂą cardinali insieme a prudenza, giustizia e temperanza. Don Andrea Lonardo, direttore del Servizio per la Cultura della Diocesi di Roma, accompagnato dalle giovani Chiara e Martina, conduce il pubblico in un percorso suggestivo attraverso Firenze, cittĂ che nel Rinascimento ha saputo coniugare arte e spiritualitĂ come poche altre.
Protagonista del racconto è “La Fortezza” di Sandro Botticelli, capolavoro conservato nella Galleria degli Uffizi. La tavola del maestro fiorentino diventa occasione per riflettere sul significato profondo di questa virtĂą: non la semplice forza fisica o il coraggio impulsivo, ma la capacitĂ di perseverare nel bene anche di fronte alle difficoltĂ , di resistere alle avversitĂ senza perdere la propria umanitĂ .
Il percorso tocca altri luoghi simbolo di Firenze, cittĂ che con le sue chiese, i suoi palazzi e le sue opere d’arte offre infinite suggestioni per approfondire il tema. Un viaggio che intreccia bellezza artistica e riflessione spirituale, perfetto per la ricorrenza della Commemorazione dei Defunti, momento in cui la liturgia invita a meditare sul significato della vita, della morte e della speranza cristiana.
Un programma per riflettere sulla resilienza dello spirito
L’accostamento tra la testimonianza di Massimo e Margherita e la riflessione sulla virtĂą della fortezza non è casuale. Entrambi i segmenti della puntata parlano della capacitĂ umana di affrontare il dolore senza esserne distrutti, di trovare nelle prove della vita un’occasione per crescere e aiutare gli altri.
La trasmissione offre anche un approfondimento sul Vangelo della domenica, particolarmente significativo nel giorno dedicato alla memoria dei defunti. Un momento di riflessione spirituale che completa un programma ricco di spunti per chi cerca risposte alle domande piĂą profonde dell’esistenza.
“A Sua Immagine” conferma così la sua vocazione di spazio televisivo dove la fede dialoga con la cultura, dove le storie personali illuminano veritĂ universali e dove l’arte del passato continua a parlare al presente. Appuntamento sabato 1° novembre alle 16.00 su Rai 1, per scoprire come il dolore possa davvero trasformarsi in un motore di amore e solidarietĂ .
Commenta per primo