“Radici”: un viaggio nel blues delle donne che hanno fatto la storia

"Radici": un viaggio nel blues delle donne che hanno fatto la storiaIl jazz torna alle sue origini con un progetto musicale che celebra le pioniere del blues. Tre artisti italiani di grande talento si uniscono per esplorare le radici sociali e politiche di questo genere. Inoltre, rendono omaggio alle donne che hanno trasformato la musica in strumento di lotta.

Il trio che esplora le origini del jazz

Ada Montellanico, Simone Graziano e Filippo Vignato firmano questo nuovo progetto artistico. La formazione insolita unisce voce, piano e trombone in un’alchimia sonora unica. Pertanto, crea un sound viscerale ma moderno che rispetta la tradizione blues.

Il concerto si terrà domenica 22 giugno alle 21.30 nel suggestivo chiostro di Palazzo Blu. La location pisana, situata in Lungarno Gambacorti 9, farà da cornice a questa esperienza musicale. Inoltre, l’atmosfera del chiostro amplificherà l’intensità emotiva delle performance.

Le protagoniste femminili del blues

Il progetto celebra le donne che hanno rivoluzionato il panorama musicale americano. Bessie Smith, Dinah Washington e Tracy Chapman sono solo alcuni dei nomi omaggiati. Inoltre, Ida Cox, Abbey Lincoln e Carla Bley completano questa galleria di artiste straordinarie.

Queste musiciste hanno trasformato il blues in linguaggio universale di protesta sociale. Infatti, hanno utilizzato la musica per esprimere il proprio dissenso contro le ingiustizie. Pertanto, sono diventate prime commentatrici sociali attraverso le loro canzoni.

Un repertorio tra tradizione e innovazione

Riletture e composizioni originali

Il live alternerà brani della tradizione blues a composizioni originali create appositamente. Le riletture mantengono il carattere sociale delle canzoni storiche. Inoltre, i pezzi inediti sviluppano tematiche contemporanee con linguaggio moderno.

L’obiettivo è preservare l’essenza viscerale del blues tradizionale. Tuttavia, il trio propone una chiave interpretativa assolutamente nuova. Conseguentemente, il pubblico vivrà un’esperienza che unisce passato e presente.

La continuazione di “Abbey’s road”

Il progetto rappresenta l’evoluzione della ricerca artistica di Ada Montellanico. Infatti, sviluppa il lavoro iniziato con “Abbey’s road”, tributo ad Abbey Lincoln. La cantante americana fu compositrice e attivista per i diritti civili negli Stati Uniti.

Questo nuovo capitolo approfondisce il significato più profondo del blues. Inoltre, esplora le sue implicazioni politiche e sociali attraverso interpretazioni contemporanee.

L’evento nell’ambito di Pisa Jazz Rebirth

Il festival che anticipa la quinta edizione

“Radici” fa parte di “Aspettando Pisa Jazz Rebirth”, cartellone che precede il festival principale. L’evento è curato dall’Associazione ExWide con direzione artistica di Francesco Mariotti. Inoltre, vanta il supporto di numerosi enti pubblici e privati.

Il Ministero della Cultura, la Regione Toscana e il Comune di Pisa sostengono l’iniziativa. Inoltre, Fondazione Pisa, Pisamo, Toscana Energia e Chianti Banca contribuiscono alla realizzazione.

L’incontro con Francesco Martinelli

La serata inizierà con un incontro speciale con Francesco Martinelli. Il fondatore dello storico Circolo Jazz Pisa rappresenta un’istituzione nel panorama musicale italiano. Pertanto, il suo intervento arricchirà culturalmente l’esperienza del pubblico.

L’incontro offrirà spunti di riflessione sul blues e la sua evoluzione. Inoltre, contestualizzerà storicamente il progetto “Radici” nel panorama jazz contemporaneo.

La filosofia del progetto

L’importanza delle radici per l’innovazione

Gli artisti spiegano la loro visione artistica con parole chiare e appassionate. “Le radici di una cultura musicale sono fondamentali per pensare a una reale innovazione”. Inoltre, sottolineano come il passato sia essenziale per guardare al futuro.

Il blues ha permeato la musica di oltre un secolo. Pertanto, rappresenta un linguaggio che trascende confini geografici e temporali. Le sue influenze si ritrovano in generi musicali apparentemente distanti.

Le donne come voce di rivolta

Il progetto evidenzia il ruolo delle donne come prime commentatrici sociali del blues. Queste artiste hanno espresso il proprio dissenso contro vite spesso bistrattate e denigrate. Inoltre, hanno trasformato la sofferenza personale in arte universale.

La loro ribellione derivava dalla consapevolezza di una storica sottomissione culturale. Pertanto, hanno utilizzato la musica come strumento di emancipazione e denuncia sociale.

Informazioni pratiche

I biglietti sono disponibili in prevendita sul circuito Ticketone. Inoltre, tutte le informazioni dettagliate si trovano sul sito www.pisajazz.it. Il festival opera nel circuito nazionale dell’Associazione I-Jazz e in quello europeo di Europe Jazz Network.

“Radici” promette di essere un’esperienza musicale intensa e coinvolgente. Il viaggio alle origini del jazz attraverso le voci femminili che hanno fatto la storia rappresenta un’occasione unica. Pertanto, l’appuntamento del 22 giugno nel chiostro di Palazzo Blu non può essere perso dagli amanti della buona musica.

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