Il 12 settembre 1943, con un blitz aereo, i tedeschi liberano Mussolini dalla prigione di Campo Imperatore sul Gran Sasso. Il Duce è immediatamente condotto da Hitler e il 18 settembre, da Radio Monaco, annuncia la costituzione del Partito Fascista Repubblicano e di uno Stato nelle regioni d’Italia occupate dai nazisti. È l’ultima pagina del fascismo, nasce la Repubblica Sociale Italiana. Sono gli eventi al centro del tredicesimo appuntamento con la serie “
1939 – 1945: la Seconda guerra mondiale” in onda martedì 25 marzo alle 22.10 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con la narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio “restaurati” in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.
La RSI, riconosciuta principalmente solo dalle altre Potenze dell’Asse e priva di un impianto giuridico-costituzionale ufficiale, è considerata uno Stato fantoccio da gran parte della storiografia e dalla prevalente dottrina in materia di diritto internazionale; tuttavia alcuni storici e giuristi le hanno attribuito un qualche grado di sovranità. Lo stesso Mussolini era comunque consapevole che i tedeschi considerassero il suo regime alla stregua di uno Stato fantoccio. L’attuale ordinamento italiano non le riconosce alcuna legittimità; infatti, nel decreto legislativo luogotenenziale 5 ottobre 1944, n. 249 sull'”Assetto della legislazione nei territori liberati” essa è definita «sedicente governo della repubblica sociale italiana». La strutturazione giuridico-istituzionale della RSI sarebbe dovuta essere demandata a un’assemblea costituente, come richiesto dal congresso del Partito Fascista Repubblicano (14-16 novembre 1943). Si sarebbe dovuta instaurare una «repubblica sociale», ma le cose andarono diversamente.
Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere.
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