Stasera in tv a “Mai più trasmessi” una storia vera
“La madre di Torino”

Nella puntata interviene anche Roberto Trevisio, che nel film aveva interpretato il ruolo del bambino salvato: “Io – ricorda – avevo otto o nove anni, il bambino nella realtà ne aveva sei, ma ero mingherlino e andavo bene. E mi sono molto divertito”.
Tra gli altri interpreti, Lucia Catullo era nei panni della madre e Gualtiero Boninsegni in quelli dell’operaio salvatore del piccolo. Il regista – Gianni Bongioanni – è stato autore di film inchiesta, tutti realizzati per la televisione, come “Filo d’erba”, “Svolta pericolosa”. L’intento narrativo di “La madre di Torino” è quello di ricostruire una piccola storia familiare e cittadina su due linee che si incrociano continuamente. L’indagine sui sentimenti dei protagonisti si estende fino a includere le implicazioni sociologiche del vivere in città, in un organismo urbano vincolato alla condizione industriale, dove la prima solitudine, la più dolorosa, è quella dei bambini la cui vitalità non trova spazi per esprimere la propria energia e li isola e li confina in aree esigue e marginali.
Appuntamento assolutamente imperdibile.