Il movimentato viaggio di due amici quarantenni un po’ naif che fuggono da un paesino pugliese alla volta del Nord Europa. Lo racconta il film “
Due piccoli italiani” di Paolo Sassanelli, in onda martedì 8 aprile alle 21.15 su Rai 5. Fra Rotterdam e Amsterdam fino all’Islanda, e con l’aiuto di una coetanea altrettanto naif, supereranno le proprie paure e inibizioni, ritrovando la gioia di vivere e anche l’amore. Nel cast, Paolo Sassanelli, Francesco Colella, Rian Gerritsen, Marit Nissen, Kenneth Herdigein.
E’ un elogio della follia il film che porta in sala Paolo Sassanelli. Per la prima volta dietro la macchina da presa l’attore, noto al grande pubblico soprattutto per la sua interpretazione del dottor Oscar Nobili nella serie tv Un medico in famiglia, ci regala una favola poetica e tenera che vede protagonisti Due piccoli italiani. Sassanelli gioca liberamente con diversi registri cinematografici e contemporaneamente si diletta con vari giochi di parole, facilitati dalle differenti lingue parlate (italiano, inglese, tedesco e olandese). Gioca e si diverte in modo anticonformista, ma sempre con grande rispetto. Libero da condizionamenti, come la sua bizzarra coppia. Non è un caso che questo film esca a distanza di quarant’anni dalla legge Basaglia, che voleva ridare libertà e diritti ai malati mentali liberandoli dai manicomi. Era il 1978 e quella legge restituiva dignità ai pazienti rinchiusi in condizioni orribili. Una rivoluzione culturale partita quando con una panchina sfondò la recinzione del manicomio di Trieste permettendo a Marco Cavallo (la grande statua di cartapesta del cavallo azzurro) e ai “matti” dell’ospedale di vedere la luce del sole. E non è neanche un caso che questo viaggio liberatorio, questa commedia on the road, finisca proprio in Islanda: l’ultimo posto abitato, dopo c’è solo il ghiaccio, dove regna una natura prepotente e selvaggia.
Appuntamento assolutamente imperdibile.
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