Stasera in tv appuntamento con Sicilian Ghost Story
Una misteriosa scomparsa

Anche nell’opera seconda, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza continuano a trasfigurare la tragedia senza fine della mafia, ma se in Salvo interveniva un miracolo, qui si guarda piuttosto alla fiaba. Il luogo più ricorrente del film è infatti un bosco, visto tanto nella realtà quanto nei sogni e dunque a suo modo incantato, inoltre la casa di Luna ha per cantina una caverna di roccia naturale, così come è rocciosa la prigione di Giuseppe. Luoghi primordiali cui va aggiunta la cameretta di Luna, che disegna sui muri come fosse la sua personale grotta di Lascaux. Anche la vita animale ha poi una presenza riccamente simbolica, a partire dal rapace che spesso appare nella cantina di Luna e dal minaccioso cane nero che sbrano lo zaino di Giuseppe all’inizio del film. Il fatto poi che il giovane faccia equitazione ne fa letteralmente un bel cavaliere, tanto che lo dice con sarcasmo anche la madre di Luna. Ovviamente infine i mafiosi sono gli orchi, mentre la madre di Giuseppe ha una presenza quasi spettrale, ed è a partire da qui (oltre non vogliamo rivelare) che il film si avvicina alla storia di fantasmi del titolo. Non ingannino i giovani protagonisti, gli elementi fiabeschi, perché non si tratta affatto di un film per ragazzi.