Stasera in tv arriva “Crush. La storia di Matilde”
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Stasera in tv arriva “Crush. La storia di Matilde”

Come aiutare i giovani a riconoscere le relazioni tossiche

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Dopo l’anteprima su RaiPlay, arriva in prima tv il quarto capitolo della collana originale “Crush” ideata da Simona Ercolani. La nuova serie, “La storia di Matilde”, debutterà mercoledì 26 marzo alle ore 20.50 su Rai Gulp e sarà trasmessa dal lunedì al venerdì. Tutte le puntate, dieci nuovi episodi, sono sempre disponibili su RaiPlay. La nuova stagione punta ad aiutare gli adolescenti a riconoscere i segnali di allarme di una relazione tossica – dalla gelosia al controllo fino alla violenza – e indicare loro le modalità per trovare una via d’uscita.
“Crush. La storia di Matilde” è un racconto di emancipazione e consapevolezza: attraverso la storia di Matilde, la serie affronta il tema delle relazioni tra adolescenti, invitando il giovane pubblico a riflettere sull’importanza di riconoscere i segnali di un rapporto disfunzionale e di trovare la strada per uscirne. Episodio dopo episodio, “Crush. La storia di Matilde” mette a nudo una relazione che, dietro alla maschera dell’amore, si fonda sul controllo e sulla manipolazione, che confina la protagonista in una vera e propria prigione emotiva. Solo grazie all’amicizia e al sostegno delle persone care, Matilde riuscirà a ritrovare la strada verso la propria libertà e identità. L’amicizia, l’importanza dello sport come strumento fondamentale nella costruzione dell’identità e l’impegno per una moda più sostenibile sono gli altri elementi della serie che conserva intatte tutte le caratteristiche che la rendono un prodotto dal quale emerge un ritratto del variegato mondo degli adolescenti nel loro cammino verso l’età adulta.
Lo spunto della serie arriva non solo dai recenti e drammatici fatti di cronaca, ma anche da risultati inquietanti di alcune ricerche sulla percezione degli adolescenti sulla violenza di genere.
(“Le ragazze stanno bene? Indagine sulla violenza di genere on life in adolescenza”, realizzato in collaborazione con Ipsos nel 2024).

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