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Stasera in tv arriva l’Omaggio ad Antonio Vivaldi

Musica sacra dal Duomo di Vienna

Stasera in tv arriva l’Omaggio ad Antonio Vivaldi

Le note del “Prete rosso” veneziano sotto le volte del Duomo di Vienna: è il concerto di musica sacra dedicato ad Antonio Vivaldi che Rai Cultura propone giovedì 13 marzo alle 21.15 su Rai 5. Registrato nel 2015, il concerto è diretto da Rubén Dubrovsky alla guida dell’ensemble Bach Consort Wien, con il Wiener Kammerchor istruito da Michael Grohotolsky e il mezzosoprano Vivica Genaux. In programma Kyrie, RV 587; Nisi Dominus – Psalm, RV 608; Credo, RV 591; Sum In Medio Tempestatum – Motette, RV 632; e In Turbato Mare Irato, Motette, RV 627. A seguire, il concerto del gruppo “I solisti veneti” che esegue Juditha Triumphans di Antonio Vivaldi.

Vivaldi iniziò giovanissimo a studiare violino con il padre, violinista nella Cappella di San Marco, finché nel 1703 venne ordinato sacerdote e ben presto fu soprannominato il Prete Rosso per via del colore dei suoi capelli. Nel 1706 a causa della sua salute molto cagionevole fu costretto a smettere di celebrare messa, ma non lasciò mai l’ordine. Dal 1703 al 1740 Vivaldi ricoprì diversi incarichi musicali presso l’Ospedale della Pietà di Venezia, una istituzione di carità destinata all’istruzione musicale di ragazze orfane e rimase sempre in contatto con questo Istituto nonostante i suoi numerosi viaggi in Italia e all’estero. Primo incarico fu quello di insegnante di violino e successivamente, per le putte dell’Ospedale, Antonio Vivaldi compose la maggior parte dei suoi concerti, delle cantate e delle musiche sacre. Essi costituiscono la parte più innovativa dell’opera vivaldiana, che comprende anche sonate per strumento solista – soprattutto violino – e basso continuo, composizioni per orchestra d’archi, musica sacra di vario genere (tra cui il celebre Gloria RV 589 e un Magnificat), cantate e circa 50 opere teatrali, la più notevole delle quali è l’Olimpiade del 1734. L’opera divenne parte sempre più importante nella produzione di Vivaldi nel secondo decennio del XVIII sec.

Appuntamento da non perdere.

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