Stasera in tv arriva Maxi. Il grande processo alla mafia
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Stasera in tv arriva Maxi. Il grande processo alla mafia

Palermo e i suoi figli

Stasera in tv arriva Maxi. Il grande processo alla mafia
L’arrivo dell’estate a Palermo è sempre visto come una liberazione, ma il vento di scirocco e lo svolgersi del Maxiprocesso rendono l’estate del 1986 molto diversa. Davanti alla Corte, dopo cinque mesi di dibattimento, sono già sfilate centinaia di persone, boss di ogni ordine e grado, dai grandi capi ai picciotti di borgata. Si fa fatica a tenerne il conto, ci si perde a raccontarne le storie che i giornalisti Rai continuano a produrre ogni giorno, seppure con sentimenti contrastanti. È il quinto capitolo di “Maxi. Il grande processo alla Mafia”, il programma di Rai Cultura in onda venerdì 11 aprile alle 22.10 su Rai Storia. Sono i giorni in cui sfilano i parenti delle vittime, i familiari del Generale Dalla Chiesa, del Capo della Squadra Mobile Boris Giuliano, le vittime eccellenti e le vedove omertose, le madri disperate e i testimoni reticenti. Nei giorni in cui Palermo si vota a Santa Rosalia, le donne si prendono la scena, e il processo vive i suoi giorni di commozione, grazie alla dignità di Antonia Setti Carraro, madre di Emanuela, la moglie del Generale Dalla Chiesa, o alle parole rabbiose di Vita Rugnetta, madre di un uomo ucciso nella mattanza. Un momento di grande commozione che durerà fino all’autunno dell’86, quando la morte di un bambino innocente sembra sconvolgere nuovamente gli equilibri tra accusa e difesa, con gli avvocati pronti a giocarsi l’ultima carta.
Com’era lecito attendersi, non mancarono nemmeno ripetuti tentativi di avvocati e imputati di ritardare lo svolgimento del processo. Più volte gli imputati diedero in escandescenze, finsero attacchi epilettici o compirono azioni autolesioniste, ma gli atti più pericolosi per il processo vennero dagli avvocati, e furono due: una richiesta di ricusazione del presidente della Corte (però in seguito rigettata dalla Corte d’appello).
Appuntamento assolutamente da non perdere.

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